AGI – Italia-Svizzera? “Testa, cuore e un briciolo di fortuna possono fare la differenza. Uomo avvisato…”: a mettere in guardia i tifosi azzurri alla vigilia della sfida di Berlino è l’ambasciatrice di Svizzera in Italia, Monika Schmutz Kirgöz, che in un’intervista all’AGI ricorda “con simpatia alle amiche e agli amici italiani” che la sua nazionale “può sempre riservare qualche sorpresa”.
Come all’ultimo Europeo, quando “era riuscita addirittura a inanellare due vittorie importanti contro la Turchia, la Francia agli ottavi e un combattuto pareggio ai quarti di finale contro la Spagna”. E sempre nel 2021, tra settembre e novembre, proprio mentre Monika Schmutz Kirgöz si insediava a Roma, fu la nazionale rossocrociata, con due pareggi, a escludere di fatto gli azzurri dai mondiali in Qatar.
Italia-Svizzera è anche una sorta di derby, “un’occasione che unisce e allo stesso tempo divide i cuori di molte persone da entrambi i lati della frontiera”, osserva l’ambasciatrice. Lei la guarderà in tv, “insieme alle colleghe e ai colleghi” dell’ambasciata, “con tutto il cuore e l’entusiasmo che questo incontro saprà regalarci”. “Trovarmi proprio in Italia in occasione di questa partita è sicuramente un privilegio”, sottolinea, “qui a Roma le emozioni e le sensazioni che gli sport in generale, e il calcio in particolare, sanno trasmettere sono quotidianamente palpabili”. L’ambasciatrice ammette di non essere una grande esperta di calcio ma è pronta a calarsi nei panni di tifosa: “Seguo le partite della nazionale svizzera con grande interesse e sono estremamente orgogliosa della nostra squadra ‘rossocrociata’, un bell’esempio della capacità d’integrazione del mio Paese che spesso sa regalarci bellissime sorprese e tante emozioni”.
A questo proposito è stata una sorpresa vedere sugli spalti di Colonia e Francoforte così tante bandiere e magliette elvetiche: “Anche le svizzere e gli svizzeri, così conosciuti per il loro rigore e la loro precisione, hanno un cuore e sanno provare emozioni!“, osserva l’ambasciatrice, “il sostegno delle tifose e dei tifosi svizzeri nei primi incontri degli Europei è stato semplicemente straordinario e ha toccato il cuore di molti.
Vedere le tribune colme di colori e di bandiere e ascoltare i cori svizzeri nelle diverse lingue nazionali è stato un vero spettacolo, una dimostrazione di passione che ha risuonato in ogni angolo dello stadio: crediamo nella nostra squadra nazionale, chiamata affettuosamente ‘Nati‘, e penso che l’ampio sostegno dimostrato abbia avuto un ruolo cruciale nei buoni risultati nella fase a gironi. Abbiamo provato lo stesso entusiasmo contagioso quando alcune settimane fa i tifosi svizzeri hanno invaso Roma per gli europei di atletica leggera, nei quali i nostri atleti hanno portato a casa varie medaglie”.
Per molti svizzeri questa sfida è un po’ un derby del cuore… “Per 52.000 cittadine e cittadini svizzeri residenti in Italia e per oltre 632.000 italiane e italiani stabiliti in Svizzera, meta’ dei quali con doppia cittadinanza svizzera e italiana, il maggior gruppo di popolazione straniera residente nel nostro Paese, la partita sarà un evento di grande rilevanza, carico di emozioni contrastanti e di significati speciali”.
Italia-Svizzera “non è una semplice competizione sportiva, ma un’occasione che unisce e allo stesso tempo divide i cuori di molte persone da entrambi i lati della frontiera”, sottolinea Monika Schmutz Kirgöz, “la grande vicinanza fra i due Paesi fa sì che fra ‘vicini di casa’ la partita sarà vissuta con grande entusiasmo ma anche con un pizzico di tensione, riunendo famiglie e amici spesso divisi tra chi tifa per la Svizzera e chi per l’Italia”.
Italia e Svizzera sono due Paesi vicini uniti dalla geografia, dalla storia e dall’economia ma a volte anche da una certa diffidenza e da qualche stereotipo di troppo… “Partendo proprio dalla geografia, colgo l’occasione per menzionare che i due Paesi condividono la nostra – e vostra – frontiera più lunga, equivalente a quasi 800 km di linea di confine: l’esistenza di stereotipi e diffidenze appare quindi del tutto naturale”, ricorda Monika Schmutz Kirgoz. “Alcuni stereotipi tipici sul nostro Paese riguardano piazza finanziaria, cioccolato e orologi, ma la Svizzera è molto più di questo”, osserva, “promuoviamo ogni giorno l’immagine di un Paese estremamente innovativo e multiculturale, che volge lo sguardo verso il futuro e collabora strettamente con i suoi partner, tra cui l’Italia”.
“Al di là di ogni stereotipo tengo però a sottolineare che svizzere e svizzeri di ogni regione linguistica e culturale adorano l’Italia e le sue innumerevoli bellezze”, assicura l’ambasciatrice, “e, nel caso dovessimo perdere la partita, sono certa che fino alla finale il nostro sostegno e il nostro tifo andrà agli Azzurri!”.
AGI – Italia-Svizzera? “Testa, cuore e un briciolo di fortuna possono fare la differenza. Uomo avvisato…”: a mettere in guardia i tifosi azzurri alla vigilia della sfida di Berlino è l’ambasciatrice di Svizzera in Italia, Monika Schmutz Kirgöz, che in un’intervista all’AGI ricorda “con simpatia alle amiche e agli amici italiani” che la sua nazionale “può sempre riservare qualche sorpresa”.
Come all’ultimo Europeo, quando “era riuscita addirittura a inanellare due vittorie importanti contro la Turchia, la Francia agli ottavi e un combattuto pareggio ai quarti di finale contro la Spagna”. E sempre nel 2021, tra settembre e novembre, proprio mentre Monika Schmutz Kirgöz si insediava a Roma, fu la nazionale rossocrociata, con due pareggi, a escludere di fatto gli azzurri dai mondiali in Qatar.
Italia-Svizzera è anche una sorta di derby, “un’occasione che unisce e allo stesso tempo divide i cuori di molte persone da entrambi i lati della frontiera”, osserva l’ambasciatrice. Lei la guarderà in tv, “insieme alle colleghe e ai colleghi” dell’ambasciata, “con tutto il cuore e l’entusiasmo che questo incontro saprà regalarci”. “Trovarmi proprio in Italia in occasione di questa partita è sicuramente un privilegio”, sottolinea, “qui a Roma le emozioni e le sensazioni che gli sport in generale, e il calcio in particolare, sanno trasmettere sono quotidianamente palpabili”. L’ambasciatrice ammette di non essere una grande esperta di calcio ma è pronta a calarsi nei panni di tifosa: “Seguo le partite della nazionale svizzera con grande interesse e sono estremamente orgogliosa della nostra squadra ‘rossocrociata’, un bell’esempio della capacità d’integrazione del mio Paese che spesso sa regalarci bellissime sorprese e tante emozioni”.
A questo proposito è stata una sorpresa vedere sugli spalti di Colonia e Francoforte così tante bandiere e magliette elvetiche: “Anche le svizzere e gli svizzeri, così conosciuti per il loro rigore e la loro precisione, hanno un cuore e sanno provare emozioni!”, osserva l’ambasciatrice, “il sostegno delle tifose e dei tifosi svizzeri nei primi incontri degli Europei è stato semplicemente straordinario e ha toccato il cuore di molti.
Vedere le tribune colme di colori e di bandiere e ascoltare i cori svizzeri nelle diverse lingue nazionali è stato un vero spettacolo, una dimostrazione di passione che ha risuonato in ogni angolo dello stadio: crediamo nella nostra squadra nazionale, chiamata affettuosamente ‘Nati’, e penso che l’ampio sostegno dimostrato abbia avuto un ruolo cruciale nei buoni risultati nella fase a gironi. Abbiamo provato lo stesso entusiasmo contagioso quando alcune settimane fa i tifosi svizzeri hanno invaso Roma per gli europei di atletica leggera, nei quali i nostri atleti hanno portato a casa varie medaglie”.
Per molti svizzeri questa sfida è un po’ un derby del cuore… “Per 52.000 cittadine e cittadini svizzeri residenti in Italia e per oltre 632.000 italiane e italiani stabiliti in Svizzera, meta’ dei quali con doppia cittadinanza svizzera e italiana, il maggior gruppo di popolazione straniera residente nel nostro Paese, la partita sarà un evento di grande rilevanza, carico di emozioni contrastanti e di significati speciali”.
Italia-Svizzera “non è una semplice competizione sportiva, ma un’occasione che unisce e allo stesso tempo divide i cuori di molte persone da entrambi i lati della frontiera”, sottolinea Monika Schmutz Kirgöz, “la grande vicinanza fra i due Paesi fa sì che fra ‘vicini di casa’ la partita sarà vissuta con grande entusiasmo ma anche con un pizzico di tensione, riunendo famiglie e amici spesso divisi tra chi tifa per la Svizzera e chi per l’Italia”.
Italia e Svizzera sono due Paesi vicini uniti dalla geografia, dalla storia e dall’economia ma a volte anche da una certa diffidenza e da qualche stereotipo di troppo… “Partendo proprio dalla geografia, colgo l’occasione per menzionare che i due Paesi condividono la nostra – e vostra – frontiera più lunga, equivalente a quasi 800 km di linea di confine: l’esistenza di stereotipi e diffidenze appare quindi del tutto naturale”, ricorda Monika Schmutz Kirgoz. “Alcuni stereotipi tipici sul nostro Paese riguardano piazza finanziaria, cioccolato e orologi, ma la Svizzera è molto più di questo”, osserva, “promuoviamo ogni giorno l’immagine di un Paese estremamente innovativo e multiculturale, che volge lo sguardo verso il futuro e collabora strettamente con i suoi partner, tra cui l’Italia”.
“Al di là di ogni stereotipo tengo però a sottolineare che svizzere e svizzeri di ogni regione linguistica e culturale adorano l’Italia e le sue innumerevoli bellezze”, assicura l’ambasciatrice, “e, nel caso dovessimo perdere la partita, sono certa che fino alla finale il nostro sostegno e il nostro tifo andrà agli Azzurri!”.