AGI – Pirandello e Ungaretti tra le tracce della prima prova scritta della Maturità. A cimentarsi con le 7 tracce di italiano saranno quest’anno 526.317 studenti: 512.530 candidati interni e 13.787 esterni saranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. In 266.057 provengono dai licei, mentre 172.504 dagli Istituti Tecnici e 87.756 dagli Istituti Professionali.
Le tracce
Il sito Orizzonte Scuola, riporta le sette tracce:
Tipologia A (Analisi del testo)
A1: Testo poetico di Giuseppe Ungaretti
A2: Testo in prosa di Luigi Pirandello
Tipologia B (Testo argomentativo)
B1: “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso
B2: Testo tratto da Maria Agostina Cabiddu in “Rivista Aic (Associazione italiana dei costituzionalisti)”
B3: “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, Natura fra ascolto e comunicazione” di Nicoletta Polla-Mattiot
Tipologia C (Tema di attualita’)
C1: Testo tratto da Rita Levi Montalcini in “Elogio dell’imperfezione”
C2: Testo tratto da Maurizio Camilito in “Profili, selfie e blog”.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio 7 tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le 7 tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.
La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.
I consigli del ministro Valditara
“Le tracce sono interessanti e abbordabili. Credo che non ci saranno traumi o particolari preoccupazioni al termine di questi elaborati”. Lo ha detto a RTL il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “I ragazzi devono – ha aggiunto il ministro – prima di scrivere, riflettere, usare la brutta copia per impostare il ragionamento e poi esprimere i propri sentimenti, cercando soprattutto di cogliere il significato profondo delle tracce”.
“I ragazzi devono affrontare questa maturità con serenità. Lo stress – ha detto ancora il ministro – è il nemico peggiore per una buona riuscita dell’esame. Devono dimostrare di aver compreso il senso di quello che hanno studiato in questi anni”.
Per quanto riguarda l’orale, Valditara ha sottolineato che “sarà un colloquio in cui non ci sarà un’interrogazione di tipo nozionistico. Certo, i docenti faranno delle domande, ma quello che è importante è che i ragazzi sappiano fare dei collegamenti e, soprattutto, dimostrare di aver appreso il senso degli studi fatti, ciò che la scuola e il percorso scolastico hanno dato loro nelle varie discipline. Penso poi che debbano anche scoprire con entusiasmo i talenti e la bellezza che hanno dentro di sè, perchè ogni giovane ha una ricchezza. Devono convincersi che ogni giovane ha delle straordinarie potenzialità. Che le esprimano, le tirino fuori, con la convinzione che ce la possono fare perchè a ognuno di loro è offerta la possibilità, anche dai commissari, di dimostrare il proprio valore. Questo è un momento di passaggio dall’adolescenza, da una vita spensierata, a costruirsi il proprio futuro. L’università e il lavoro sono scelte importanti che vanno fatte con grande consapevolezza”.