Questo matrimonio s’ha da fare. Con un colpo di scena inaspettato, mentre si avvia ad affrontare gli ultimi anni della sua luminosa carriera, Lewis Hamilton ha deciso di vestirsi di rosso. A partire dal 2025 il sette volte campione iridato militerà in Ferrari, con l’obiettivo di scavalcare Michael Schumacher in cima alla classifica dei driver più vincenti nella storia della Formula 1. Per ora appaiato al tedesco, l’attuale alfiere della Mercedes sta scontando i mesi finali nel team di Toto Wolff, che mai come oggi assomiglia a una prigione dorata. Tagliato subito dai giochi titolati, la sua mente sembra già proiettata al prossimo campionato. E quale miglior modo di avvicinarsi se non assicurandosi un gioiello di Maranello? Zero conferme oal momento, ciononostante gli indizi lasciano supporre che la Ferrari 499P Modificata pizzicata su circuito sia proprio la sua.
Due indizi fanno una prova (o una conferma?)
Lo suggeriscono un paio di dettagli, subito colti da fan e addetti ai lavori: la livrea giallonera e il numero 44, visibile sul cofano e su entrambi i lati. Parlare di prova schiacciante è forse incauto, ma gli elementi suggeriscono vi sia qualcosa di concreto sotto, anziché una banale coincidenza. E poi dove la mettiamo la passione viscerale di Lewis Hamilton per i modelli esclusivi, “cuciti” su misura? Si veda la Pagani Zonda 760LH che già impreziosisce il parco macchine del 39enne.
Casomai vi foste persi le “puntate precedenti”, la Ferrari 499P Modificata è stata presentata nella seconda metà dell’ottobre scorso per celebrare un trionfo sportivo. Se in Formula 1 gli exploit scarseggiano, con l’entusiasmo generato dal trionfo di Leclerc a Monaco subito raffreddato in Canada, dove le Ferrari non sono state veloci, alla 24 Ore di Le Mans 2023 è stato un successo su tutta la linea. Anche l’edizione speciale dedicata costituisce un bolide da corsa, che, però, aggiunge ulteriore potenza, esonerata dall’onere di sottostare a rigidi vincoli normativi. Di tipo ibrido, il powertrain genera 870 CV, in netto aumento rispetto ai 680 sanciti dalla FIA.
Powertrain ibrido per dei valori tecnici da prima della classe
L’esuberanza deriva dal lavoro in sinergia tra il sei cilindri biturbo da 3.0 litri, derivato dalla 296 GTB, e il modulo elettrico da 272 CV collocato sull’asse anteriore. Alla massima potenza e a qualunque velocità, l’unità a zero emissioni supporta il guidatore sia in accelerazione che in curva. Ben altra cosa in rapporto alla vettura impiegata nel Mondiale Endurance, dove entra in funzione una volta oltrepassati i 190 km/h. In abbinamento al propulsore ibrido opera la trasmissione sequenziale a sette marce, altresì derivato dalla 499P da competizione.
Invece, sono tarati ad hoc gli ammortizzatori e le barre antirollio, in modo tale da consentire pure a un pilota non professionista di prenderci le misure. In tale circostanza il problema non verrebbe a configurarsi, dato il talento cristallino di Sir Lewis, leggenda in carne e ossa. Il prezzo? Da brividi, alla portata di nababbi, partendo dalla soglia “monstre” di 5,1 milioni di euro. Nel pacchetto rientrano due anni di assistenza sul circuito agli eventi organizzati dal Cavallino attraverso il nuovo programma Sport Prototipo Clienti.