È stato un mese spettacolare per Jeep quello di maggio. Oltre a classificarsi in sesta posizione assoluta nel ranking italiano (elaborazione di Dataforce), la Jeep Avenger continua a macinare numeri da capogiro. È, infatti, il SUV leader nel segmento B a maggio, e il più venduto in questi primi cinque mesi dell’anno. Il primo Sport Utility disegnato in Italia vanta numerose frecce al proprio arco, motorizzazioni in primis. Fiore all’occhiello, la variante elettrica, un’eccellenza assoluta nel comparto, è disponibile pure un efficiente propulsore a benzina da 100 CV, in abbinamento al cambio manuale. Inoltre, è stata da poco lanciata la variante e-Hybrid.
Non si esaurisce il successo
Il marchio a stelle e strisce, guidato ora da Antonio Filosa, si gode il successo delle sue produzioni, autentiche icone americane. Ma, al tempo stesso, ha il coraggio di gettare lo sguardo oltre, alle ultime tendenze. La transizione green, reduce da un ottimo riscontro nella nostra penisola con gli ecobonus andati a ruba, è una di queste. E tramite la Jeep Avenger i progettisti hanno pensato di andare incontro alle esigenze dei guidatori sensibili alle tematiche ambientali. Disegnato presso il Jeep Design Studio Europe di Torino, la vettura racchiude il tipico DNA della Casa in una carrozzeria compatta, lunga soli 408 cm.
Facile da guidare tanto in città quanto affidabile sulle strade accidentate, in “mozzafiatanti” gite fuori porta. Nella sua capacità di cavarsela in qualunque contesto, adatta a gusti e opinioni differenti. Gli uomini del brand la definiscono “concentrated freedom”, letteralmente libertà concentrata. Senza assumere le dimensioni di un carrarmato, il veicolo risponde al target europeo, che lo ha accolto in termini entusiastici. Sommato all’invitante colpo d’occhio, vanta degli interni evoluti, riflesso degli sviluppi sul versante tecnologico.
Esperienza al 100% digitale e connessa
L’abitacolo, capiente e versatile, vanta una serie completa di ADAS e dei sistemi avanzati per un’esperienza a bordo al 100% digitale e connessa. Sentirsi in una sorta di roccaforte, supportati nelle manovre quotidiane da un “cervello elettronico” sofisticato, contribuisce al piacere provato al volante sia dal conducente sia dei passeggeri. E la Jeep Avenger ha parecchio da offrire in proposito. Il powertrain a zero emissioni è da 400 volt, per un’autonomia fino a 400 km nel ciclo WLTP e fino a 550 km in città. Valori adeguati a scongiurare sul nascere qualsiasi disagio. La famigerata “ansia da percorrenza” scompare, e la velocità di carica è sufficiente: in tre minuti recupera 30 km.
In modo analogo a Volkswagen, che non dirà addio alle unità a combustione tanto presto, Jeep tiene “caldo” un posto al termico. Il propulsore a benzina da 1.2 litri riesce a erogare una potenza massima di 100 CV a 5.500 giri/min e una coppia di 205 Nm a 1.750 giri/min, con cambio manuale a 6 rapporti. In merito, invece, all’ultima aggiunta, la e-Hybrid, essa prevede un 1.2 litri a tre cilindri, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 48 volt e una trasmissione automatica a doppia frizione a 6 rapporti. Così l’efficienza si riduce del 15% delle emissioni di CO2, in confronto alle opzioni tradizionali.