AGI – Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha presentato istanza di revoca degli arresti domiciliari questa mattina. L’istanza è firmata dal suo legale, l’avvocato Stefano Savi, e dallo stesso Toti che “ne fa proprio tutti i contenuti”.
“Quanto al rischio di reiterazione – spiega Savi – la celebrazione della tornata elettorale supera una delle motivazioni addotte per la misura cautelare”.
“Peraltro, la lista Toti non ha partecipato nè alle elezioni europee nè alle concomitanti amministrative – prosegue il legale – Le prossime consultazioni elettorali in Liguria si terranno infatti tra circa un anno e mezzo e riguarderanno proprio il rinnovo del consiglio regionale. Ove si prendesse a riferimento tale futuro impegno politico, appare evidente che la sospensione della funzione di presidente legata alla misura cautelare andrebbe a connotarsi come una vera e propria decadenza, non prevista dalla legge proprio per tutelare la volontà popolare espressa con libere elezioni”.
Legale Toti, volontà passata e presente di non compiere illeciti
“La sistematica e meticolosa registrazione di ogni movimento di denaro da parte dei movimenti facenti capo a Toti, senza alcun artificio volto a celarne tempistica e provenienza, dimostra, ove necessario la volontà di seguire pedissequamente il percorso normativo stabilito dalla legge per le elargizioni”. Lo scrive l’avvocato Stefano Savi, difensore di Giovanni Toti, nella nota con cui spiega di aver depositato la richiesta di revoca dei domiciliari per il presidente della Regione Liguria, oggi sospeso.
“Appare oggi evidente che, certa la volontà passata e presente di non compiere illeciti, la stessa presenza dell’indagine, con le contestazioni mosse dai pm, sia tale da inibire ogni reiterazione di azioni simili a quelle contestate, in attesa di giudizio” sottolinea l’avvocato. Toti è ai domiciliari con l’ accusa di corruzione dal 7 maggio scorso. Con l’ok della procura ha potuto incontrare un suo assessore nella sua casa di Ameglia, prima del voto di sfiducia in consiglio regionale presentata dall’opposizione (sfiducia non passata, ndr), poi ieri ha votato, scortato dalla GdF, alle europee.