• 26 Novembre 2024 12:32

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Guidare con il cellulare in mano: multe, rischi e c’è anche la videocamera

Giu 9, 2024

Il quadro normativo italiano è in procinto di subire una revisione sulle sanzioni per chi viene sorpreso a guidare con il cellulare in mano. La nuova normativa prevede l’introduzione di una sospensione breve della patente per gli automobilisti sorpresi a utilizzare lo smartphone alla guida, con un saldo punti patente compreso tra 1 e 19.

Questa misura è stata votata dalla commissione Trasporti a seguito di un esame approfondito, che ha coinvolto la discussione di 770 emendamenti relativi al disegno di legge per la riforma del Codice della strada. La norma entrerà ufficialmente in vigore con l’approvazione definitiva del Parlamento.

L’introduzione di questa sanzione mira a rafforzare la sicurezza stradale, scoraggiando l’uso dello smartphone, una delle principali cause di incidenti sulle strade italiane. Con l’adozione di questa nuova regolamentazione, il legislatore intende inviare un messaggio chiaro: la guida richiede attenzione e l’uso di dispositivi mobili al volante non sarà tollerato.

Guida con il cellulare, le nuove sanzioni

Entrano in vigore nuove misure per combattere l’uso del cellulare alla guida, un comportamento che aumenta il rischio di incidenti stradali e compromette la sicurezza di automobilisti e pedoni. Si punta a inasprire le sanzioni con la riconfigurazione della disciplina relativa alla sospensione della patente di guida, con l’intento di rafforzare l’effetto deterrente delle pene.

In particolare, sono previste sanzioni severe fin dalla prima violazione per chi viene sorpreso a utilizzare durante la guida dispositivi come smartphone, tablet e altri apparecchi elettronici che richiedano l’allontanamento delle mani dal volante. Oltre a una multa pecuniaria che varia da 165 a 660 euro e alla decurtazione di 5 punti dalla patente, ecco la sospensione della patente di guida da 7 a 15 giorni, applicata automaticamente senza necessità di un’ordinanza del Prefetto.

Questa sospensione immediata della patente è imposta ai conducenti con meno di 20 punti sulla patente al momento dell’infrazione, risultato delle decurtazioni subite in precedenza. La durata della sospensione varia in base al punteggio residuo sulla patente al momento della violazione:

7 giorni per chi ha un punteggio tra 10 e 19 punti;
15 giorni per chi ha tra 1 e 9 punti.

Se l’uso del cellulare alla guida dovesse causare un incidente stradale, i giorni di sospensione della patente sono raddoppiati:

14 giorni per chi ha un punteggio sulla patente tra 10 e 19;
30 giorni per chi ha tra 1 e 9 punti.

Le norme sulla guida con lo smartphone

L’uso del cellulare alla guida è una delle principali cause di distrazione che può portare a gravi incidenti stradali. In Italia, il Codice della Strada regola questa pratica attraverso l’articolo 173 comma 2, che vieta ai conducenti l’utilizzo di dispositivi mobili come smartphone, tablet e simili durante la guida, a meno che non si utilizzi la modalità vivavoce o auricolari, a condizione che non richiedano l’allontanamento delle mani dal volante.

Questa disposizione mira a garantire che i conducenti mantengano entrambe le mani sul volante per tutta la durata del viaggio, con l’eccezione concessa solo alle forze armate e ai corpi di polizia. La normativa è specificata ulteriormente da una circolare del Ministero dell’Interno che chiarisce come l’uso di questi dispositivi sia permesso solo se non compromette la capacità uditiva del conducente e non implica l’uso delle mani.

Le penalità per chi viene sorpreso a guidare con il cellulare in mano sono severe: la sanzione amministrativa prevede una multa che varia da 165 a 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro due anni dalla prima infrazione, è prevista la sospensione della patente da uno a tre mesi, secondo quanto stabilito dall’articolo 173 comma 3-bis del Codice della Strada.

Queste misure riflettono l’impegno delle autorità italiane a combattere la distrazione alla guida e a promuovere una maggiore consapevolezza sui pericoli di usare il cellulare al volante. L’obiettivo è ridurre il numero degli incidenti stradali causati dalla guida con lo smartphone in mano per garantire così strade più sicure per tutti.

Arriva la videocamera per la sicurezza: come funziona

Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e le leggi severe, la guida con il cellulare in mano resta un’abitudine diffusa che contribuisce all’incidentalità stradale. Per combattere questo comportamento pericoloso, l’Australia ha introdotto una nuova tecnologia: un sistema di telecamere dotate di intelligenza artificiale, capaci di identificare gli automobilisti che usano il telefono mentre guidano.

Questo sistema, chiamato semplicemente Cameras, utilizza tecnologia AI avanzata per monitorare i conducenti 24 ore su 24. Le telecamere registrano il traffico e sono in grado di fare zoom all’interno degli abitacoli per catturare l’immagine dei conducenti mentre utilizzano dispositivi elettronici. Questo controllo costante permette di rilevare e sanzionare le infrazioni.

Nei primi sei mesi di sperimentazione, le telecamere hanno rilevato oltre 100.000 violazioni. Le telecamere funzionano in tutte le condizioni meteorologiche e iniziano il loro intervento inviando un avvertimento alla prima infrazione. Alla seconda violazione scattano multe di 200 euro, accompagnate dalla decurtazione dei punti dalla patente. Questo sistema è un passo avanti nella lotta contro l’uso del cellulare alla guida, puntando a una riduzione drastica di questa pratica pericolosa e a una maggiore sicurezza sulle strade.

La Corte di cassazione sulla guida con il cellulare

La Corte di Cassazione ha emesso due decisioni che rafforzano le regole contro l’uso del cellulare alla guida.

Con la sentenza 10840 del 2019, la Corte ha stabilito che non è necessaria una contestazione immediata per sanzionare un automobilista sorpreso a utilizzare il cellulare alla guida. La multa può essere inviata all’indirizzo del trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione, o 360 giorni se il trasgressore risiede all’estero. La Corte ha dichiarato legittima questa procedura di contestazione differita, riducendo le possibilità per i conducenti di annullare la multa una volta emessa.

Con la sentenza 23331 del 2020, la Corte di Cassazione ha chiarito che il divieto di utilizzo del cellulare si applica anche quando il veicolo è fermo a un semaforo rosso. La Corte ha sottolineato che l’uso di dispositivi elettronici è proibito anche durante le pause forzate nel traffico, come quelle causate dai segnali luminosi di stop. Questo perché, anche in tali circostanze, i conducenti devono essere pronti a muoversi rapidamente e con attenzione non appena il traffico lo consente.

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