• 28 Settembre 2024 21:32

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Nba, Boston travolge Dallas e va 1-0. Resta la maledizione di Irving

Giu 7, 2024

AGI – I Boston Celtics hanno travolto 107-89 i Dallas Mavericks in gara 1 della finalissima Nba portandosi sull’1-0 nella serie. Una gara dominata dai vincitori della Eastern Conference in cui tra i Mavs si è allungata a 11 partite la ‘maledizione’ di Kyrie Irving, il grande ex contestatissimo dai tifosi biancoverdi del TD Garden con ‘buuuu’ e cori “Kyrie sucks” alla lettura delle formazioni e durante la gara. Lui, da parte sua, ha fornito l’ennesima scialba prova contro i Celtics con appena 12 punti (6 su 19 dal campo), 3 assist e due rimbalzi.

La ‘maledizione’ di Irving, con 11 partite di fila perse contro Boston, è ormai qualcosa di più di una leggenda. Tutto ebbe inizio tre anni fa, il 31 maggio 2021, quando il 32enne play-guardia con cittadinanza australiana vinse a Boston nei playoff con la maglia dei Brooklyn Nets (realizzando 39 punti) e calpestò con disprezzo il disegno nel cerchio di centrocampo di ‘Lucky’.

 

Si tratta del venerato simbolo dei Celtics, un leprecauno della mitologia irlandese in bombetta che ruota un pallone da basket con un dito. Anche quella partita Irving era stato fischiato e insultato e mentre usciva dal campo gli fu lanciata contro una bottiglietta.

Ma il suo eclatante gesto di disprezzo (che insieme a un dito medio rivolto ai tifosi gli costò una multa di 50mila dollari) si è rivelato un boomerang. Da allora è riuscito a vincere una sola volta contro Boston, in gara 5 di quella serie, poi ha inanellato 11 sconfitte di fila contro la squadra in cui aveva militato per due stagioni. E sempre offrendo prestazioni al di sotto dei suoi altissimi standard (in sei di quelle gare ha segnato meno di 20 punti).

 

Per questo si parla di ‘Curse of Lucky’, la maledizione di Lucky’, come se quella profanazione gli avesse attirato l’ira del folletto legato al ‘popolo delle fate’. Dopo il ko con i Mavs, Irving ha minimizzato le contestazioni: “Pensavo che sarebbe stato un po’ più rumoroso qui ma mi aspetto sempre le stesse cose anche per gara-2”. Si rigiocherà infatti a Boston, nella notte italiana tra domenica e lunedì. Il 32enne nato a Melbourne in questi anni ha fatto parlare di sé anche per la sua linea ‘No vax’ che lo aveva costretto a saltare tutte le partite interne dei Nets nella stagione 2021/2022, durante la pandemia. È noto anche perché terrapiattista con un’ossessione per lo Spazio e gli alieni (“Se siete là fuori, venitemi a prendere con i vostri raggi: ho visto abbastanza degli umani per dirvi come sono”, affermò in una delirante intervista).

 

 

AGI – I Boston Celtics hanno travolto 107-89 i Dallas Mavericks in gara 1 della finalissima Nba portandosi sull’1-0 nella serie. Una gara dominata dai vincitori della Eastern Conference in cui tra i Mavs si è allungata a 11 partite la ‘maledizione’ di Kyrie Irving, il grande ex contestatissimo dai tifosi biancoverdi del TD Garden con ‘buuuu’ e cori “Kyrie sucks” alla lettura delle formazioni e durante la gara. Lui, da parte sua, ha fornito l’ennesima scialba prova contro i Celtics con appena 12 punti (6 su 19 dal campo), 3 assist e due rimbalzi.
La ‘maledizione’ di Irving, con 11 partite di fila perse contro Boston, è ormai qualcosa di più di una leggenda. Tutto ebbe inizio tre anni fa, il 31 maggio 2021, quando il 32enne play-guardia con cittadinanza australiana vinse a Boston nei playoff con la maglia dei Brooklyn Nets (realizzando 39 punti) e calpestò con disprezzo il disegno nel cerchio di centrocampo di ‘Lucky’.

 
Si tratta del venerato simbolo dei Celtics, un leprecauno della mitologia irlandese in bombetta che ruota un pallone da basket con un dito. Anche quella partita Irving era stato fischiato e insultato e mentre usciva dal campo gli fu lanciata contro una bottiglietta.
Ma il suo eclatante gesto di disprezzo (che insieme a un dito medio rivolto ai tifosi gli costò una multa di 50mila dollari) si è rivelato un boomerang. Da allora è riuscito a vincere una sola volta contro Boston, in gara 5 di quella serie, poi ha inanellato 11 sconfitte di fila contro la squadra in cui aveva militato per due stagioni. E sempre offrendo prestazioni al di sotto dei suoi altissimi standard (in sei di quelle gare ha segnato meno di 20 punti).

 
Per questo si parla di ‘Curse of Lucky’, la maledizione di Lucky’, come se quella profanazione gli avesse attirato l’ira del folletto legato al ‘popolo delle fate’. Dopo il ko con i Mavs, Irving ha minimizzato le contestazioni: “Pensavo che sarebbe stato un po’ più rumoroso qui ma mi aspetto sempre le stesse cose anche per gara-2”. Si rigiocherà infatti a Boston, nella notte italiana tra domenica e lunedì. Il 32enne nato a Melbourne in questi anni ha fatto parlare di sé anche per la sua linea ‘No vax’ che lo aveva costretto a saltare tutte le partite interne dei Nets nella stagione 2021/2022, durante la pandemia. È noto anche perché terrapiattista con un’ossessione per lo Spazio e gli alieni (“Se siete là fuori, venitemi a prendere con i vostri raggi: ho visto abbastanza degli umani per dirvi come sono”, affermò in una delirante intervista).
 
 

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