AGI – Giornata storica per il tennis italiano e memorabile per Jasmine Paolini. La 28enne toscana, poche ore dopo aver conquistato la semifinale in singolare femminile al Roland Garros, si ripete nel doppio in coppia con l’ormai inseparabile Sara Errani.
Le azzurre hanno superato nettamente in due set con un duplice 6-3 la statunitense Emma Navarro e Diana Shnaider, rispettivamente numero 235 e 119 nel ranking Wta di doppio. Con Jannik Sinner nel singolare maschile (venerdì la sfida contro Alcaraz) e il doppio maschile Vavassori-Bolelli, l’Italia è dunque presente in semifinale in tutte e quattro i tornei di specialità.
Paolini è la quarta azzurra al penultimo atto all’ombra della Tour Eiffel dopo Schiavone (2010, quando vinse il torneo, e 2011, finalista), Errani (2012, poi arrivata in finale) e Trevisan (2022). Ed è la quinta italiana a conquistare un posto nell’elite mondiale dopo Schiavone (n.4 WTA), Errani (5), Pennetta (6) e Vinci (7), ovvero le “ragazze irresistibili”. In una giornata soleggiata ma ventosa, la 28enne di Bagni di Lucca, n.15 del ranking e 12 del seeding, ha battuto per 6-1 4-6 6-4, dopo oltre due ore di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, per la seconda volta in carriera stoppata nei quarti nel Major francese (le era già accaduto nel 2021 quando sconfisse Serena Williams nell’ultima partita della 23 volte campionessa Slam al Roland Garros ma poi perse da Pavlyuchenkova).
“E’ una sensazione incredibile, è stato un match davvero tosto – le parole a caldo della toscana -. Nel secondo set mi sono fatta prendere un po’ dall’emozione: mi sono detta, va bene, lei è una campionessa e può succedere. Poi mi sono rimessa li’ a colpire ogni palla ed eccomi qui”. “Ho cercato di restare sempre nello scambio, di dimenticare quel che era successo nel secondo set, sono cose possono succedere, il tennis è cosi’ e bisogna accettarlo. L’importante è stato poi tornare a lottare”, ha aggiunto Paolini.
Che ora, per un posto in finale, con la “baby prodigio” russa Mirra Andreeva, 17enne di Krasnojarsk, n.38 Wta, che ha piegato in tre set la bielorussa Aryna Sabalenka, n.2 del ranking e del seeding, con il punteggio di 6-7(5) 6-4 6-4. Per non farsi mancare niente in questo giorno memorabile, nel tardo pomeriggio in coppia con Sara Errani, “Jas” si è concessa anche un’altra semifinale, quella di doppio. Le azzurre hanno battuto con facilità 6-3 6-3 la statunitense Emma Navarro e Diana Shnaider, rispettivamente numero 235 e 119 nel ranking Wta di doppio.
Nel torneo maschile di doppio, invece, Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno eliminato le teste di serie numero 3 Rajeev Ram e Joe Salisbury: 1-6 6-3 6-4 il punteggio che ha premiato la coppia azzurra che sfiderà il fortissimo duo Bopanna/Ebden. Gli azzurri proseguono cosi’ un 2024 di altissimo livello: nei nove tornei giocati il 38enne bolognese di Budrio e il 28enne torinese vantano una vittoria (Buenos Aires), una finale (Australian Open), tre semifinali (Rio de Janeiro, Indian Wells e Roma) e altri due quarti da “1000” (Monte-Carlo e Madrid).
AGI – Giornata storica per il tennis italiano e memorabile per Jasmine Paolini. La 28enne toscana, poche ore dopo aver conquistato la semifinale in singolare femminile al Roland Garros, si ripete nel doppio in coppia con l’ormai inseparabile Sara Errani.
Le azzurre hanno superato nettamente in due set con un duplice 6-3 la statunitense Emma Navarro e Diana Shnaider, rispettivamente numero 235 e 119 nel ranking Wta di doppio. Con Jannik Sinner nel singolare maschile (venerdì la sfida contro Alcaraz) e il doppio maschile Vavassori-Bolelli, l’Italia è dunque presente in semifinale in tutte e quattro i tornei di specialità.
Paolini è la quarta azzurra al penultimo atto all’ombra della Tour Eiffel dopo Schiavone (2010, quando vinse il torneo, e 2011, finalista), Errani (2012, poi arrivata in finale) e Trevisan (2022). Ed è la quinta italiana a conquistare un posto nell’elite mondiale dopo Schiavone (n.4 WTA), Errani (5), Pennetta (6) e Vinci (7), ovvero le “ragazze irresistibili”. In una giornata soleggiata ma ventosa, la 28enne di Bagni di Lucca, n.15 del ranking e 12 del seeding, ha battuto per 6-1 4-6 6-4, dopo oltre due ore di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, per la seconda volta in carriera stoppata nei quarti nel Major francese (le era già accaduto nel 2021 quando sconfisse Serena Williams nell’ultima partita della 23 volte campionessa Slam al Roland Garros ma poi perse da Pavlyuchenkova).
“E’ una sensazione incredibile, è stato un match davvero tosto – le parole a caldo della toscana -. Nel secondo set mi sono fatta prendere un po’ dall’emozione: mi sono detta, va bene, lei è una campionessa e può succedere. Poi mi sono rimessa li’ a colpire ogni palla ed eccomi qui”. “Ho cercato di restare sempre nello scambio, di dimenticare quel che era successo nel secondo set, sono cose possono succedere, il tennis è cosi’ e bisogna accettarlo. L’importante è stato poi tornare a lottare”, ha aggiunto Paolini.
Che ora, per un posto in finale, con la “baby prodigio” russa Mirra Andreeva, 17enne di Krasnojarsk, n.38 Wta, che ha piegato in tre set la bielorussa Aryna Sabalenka, n.2 del ranking e del seeding, con il punteggio di 6-7(5) 6-4 6-4. Per non farsi mancare niente in questo giorno memorabile, nel tardo pomeriggio in coppia con Sara Errani, “Jas” si è concessa anche un’altra semifinale, quella di doppio. Le azzurre hanno battuto con facilità 6-3 6-3 la statunitense Emma Navarro e Diana Shnaider, rispettivamente numero 235 e 119 nel ranking Wta di doppio.
Nel torneo maschile di doppio, invece, Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno eliminato le teste di serie numero 3 Rajeev Ram e Joe Salisbury: 1-6 6-3 6-4 il punteggio che ha premiato la coppia azzurra che sfiderà il fortissimo duo Bopanna/Ebden. Gli azzurri proseguono cosi’ un 2024 di altissimo livello: nei nove tornei giocati il 38enne bolognese di Budrio e il 28enne torinese vantano una vittoria (Buenos Aires), una finale (Australian Open), tre semifinali (Rio de Janeiro, Indian Wells e Roma) e altri due quarti da “1000” (Monte-Carlo e Madrid).