Michelin e le vele gonfiabili, un progetto affascinante e che pone l’attenzione su un sistema di propulsione eolica innovativo, oltre che assolutamente ecologico. Concepita come un’ala d’aereo la Wing Sail Mobility, detta anche Wisamo, è un sistema velico automatizzato, telescopico e gonfiabile che può essere collocato su navi di ogni fattezza e tipologia, quindi non soltanto sulle barche a vela.
Questo concetto di vele gonfiabili sostenibili portato avanti scrupolosamente da Michelin, pensato per le navi da diporto ma sviluppato in modo prioritario per essere istallato sulle navi cargo che solcano i mari di tutto il globo lungo le più importante rotte mercantili, cerca di ridurre delle emissioni di carbonio innescato dal trasporto merci.
Come funziona il sistema Wisamo
Il sistema Wisamo consente di dispiegare delle vele gonfiabili enormi (fino a 800 mq) quando le condizioni del vento sono considerate ottimali, tramite dei sistemi automatizzati che permetteranno agli equipaggi delle grandi navi mercantili di andare a vela, ritraendo le vele quando lo reputeranno necessario. Ad esempio, anche quando dovranno attraversare ponti che incrociano rotte altrimenti interdette.
Progettato dalla francese Michelin in collaborazione con un team di tecnici svizzeri, Wisamo non vuole entrare in competizione o sostituire i motori marini, ma vorrebbe affiancarli per realizzare una sana alternativa che possa garantire la navigazione tramite l’energia pulita sempre disponibile, quale è il vento.
Un sistema “automatico”
Queste grandi vele congeniate dalla francese Michelin, un’azienda resa celebre come produttrice di pneumatici e fondata nel lontano 1899 da Édouard e André Michelin a Clermont-Ferrand, vengono gonfiate usando un compressore d’aria e un albero telescopico che si alza in modo automatico quando le stesse, simili a grandi ali, vengono riempite d’aria. Un sistema completamente automatizzato, regolerà le vele in base al vento, cercando di ottimizzare la spinta senza la necessità che l’equipaggio modifichi la rotta e l’assetto delle vele per seguirlo. Anche in caso di mal tempo, viene garantita una resistenza granitica.
Secondo le prime stime inoltre da Michelin l’istallazione delle vele alari su un vascello con propulsione a motore convenzionale può abbassare il consumo complessivo di carburante di una nave fino al 20%. Questo comporterebbe risparmiare decine di tonnellate di carburante ogni giorno, nel caso dei più grandi mercantili.
Il futuro pensato da Michelin
Michelin, che ha provato il primo prototipo sulla barca a vela del velista Michel Desjoyeaux, testandone la resistenza a venti di 75 km/h, ha comunicato che la vela Wisamo è pronta e potrà essere utilizzata su delle navi già esistenti, o integrato in nuovi vascelli in progettazione, come grandi navi commerciali, portarinfuse e petroliere entro il 2026.
Il progetto perpetrato dall’azienda transalpina si inserisce in un’iniziativa ad ampio respiro che ha come target ridurre l’impronta di carbonio del settore marittimo che secondo uno studio dell’IMO – l’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione marittima internazionale – produce 940 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra. Questa soluzione potrà contribuire, anche se limitatamente, a rendere il mondo un posto più green.