AGI – Della vecchia gloriosa pista da bob ‘Eugenio Monti’ che giace sulle pendici delle Tofane, ci sono solo le due curve finali e la casetta d’arrivo che risale alle Olimpiadi del 1956. Tra i larici secolari di Cadelverzo di Sotto sulla destra orografica del torrente Boite, ad una decina di minuti a piedi dal centro di Cortina d’Ampezzo, si lavora contro il tempo per arrivare puntuali alle date dei controlli e delle verifiche sullo stato dei lavori del budello che nel febbraio del 2026 dovra’ ospitare i Giochi olimpici di Milano Cortina 2026. La prima verifica e’ fissata per il 30 giugno prossimo, la seconda il 31 ottobre, la terza il 31 gennaio 2025. In quest’ultima data l’operativita’ della pista dovra’ essere garantita in vista della consegna fissata, nel termine massimo, del 15 marzo del prossimo anno.
A poco piu’ di 300 giorni dalla data di scadenza, l’AGI si e’ recata nel cantiere allestito nella zona d’arrivo. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi recentemente ha annunciato che i lavori proseguono con 8 giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia. All’ingresso del cantiere il cartello che spiega “l’adeguamento della pista ‘Eugenio Monti’ ai fini dell’ottenimento delle omologazioni per ospitare le competizioni internazionali per le discipline bob, parabob, slittino e skeleton”. La durata dei lavori e’ indicata in 685 giorni a partire dal 19 febbraio scorso per un importo complessivo di contratto pari a 81.600.027 euro. Indicata l’impresa esecutrice, la Pizzarotti di Parma che si avvale di sette aziende in subappalto. L’extra-budget sara’ a carico di Simico, societa’ che si occupa dei lavori pubblici per i Giochi olimpici di Milano Cortina. La spesa complessiva e’ di circa 121 milioni euro. La zona e’ completamente recintata.
Del vecchio glorioso budello dismesso dal 2007 intitolato in onore al ‘Rosso Volante’ – com’era soprannominato il leggendario bobbista ampezzano (Eugenio Monti) vincitore di sei medaglie olimpiche (nel ’68 aveva centrato la doppietta d’oro tra bob a due e quattro), resteranno la curva parabolica ‘Antelao’ dove si trova la casetta d’arrivo e la successiva ‘Cristallo’. La zona di partenza sara’ riqualificata. In azione le ruspe che inevitabilmente hanno iniziato ad abbattere gli alberi. Contro la nuova pista di Cortina d’Ampezzo continuano a muoversi comitati e associazioni ambientaliste. Il taglio degli alberi, come lo smantellamento delle parti in cemento del budello, sono gia’ iniziati anche nella parte superiore. Nel frattempo a Losanna resta ancora un po’ di perplessita’ che il 15 marzo del prossimo anno la pista possa finita e soprattutto pronta. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) per il momento resta osservatore speciale ma, nel caso di contrattempi o ritardi nella costruzione della pista ampezzana, non concedera’ piu’ deroghe e spostera’ le gare delle tre discipline dei Giochi italiani direttamente in Svizzera, precisamente a Sankt Moritz, ‘cara’ a diversi membri influenti del Cio. Il direttore esecutivo dei Giochi olimpici, Christophe Dubi e’ chiaro: “I lavori sono iniziati con grande ritardi, le statistiche dimostrano che mai prima d’ora una pista e’ stata costruita in cosi’ poco tempo soprattutto sotto l’aspetto tecnico, fondamentale per garantire l’adeguata sicurezza degli atleti”.
Dubi ha poi precisato: “Se ci sara’ l’omologazione nel marzo 2025 sara’ utilizzata per i Giochi olimpici ma se i lavori dovessero subire ritardi o sospensione nel corso dei prossimi mesi, la pista non si potra’ utilizzare”. Nel caso la pista di Cortina non dovesse essere pronta, tocchera’ agli organizzatori decidere l’alternativa anche se Dubi su questo non ha dubbi: “la scelta e’ tendenzialmente a favore di Sankt Moritz (anche data la vicinanza con il polo olimpico di Livigno, ndr) ma naturalmente questo non e’ ancora confermato”. Nella conca della ‘Regina delle Dolomiti’, dove in questo periodo e’ tempo di bilanci della stagione invernale prima di iniziare quella estiva, c’e’ tanta voglia di bob ma anche skeleton (i grandi eventi internazionali viaggiano in parallelo) e slittino. Infatti, con la nuova pista, la federazione internazionale (Fibs) presieduta dall’italiano e membro dell’Esecutivo del Cio, Ivo Ferriani, sara’ quasi ‘costretta’ ad assegnare Mondiali o Coppe del mondo all’impianto di Cortina. Inoltre, l’Italia con Lombardia e Trentino, e’ candidata per ospitare i Giochi olimpici under 18 del 2028 – sono interessante anche Bosnia Erzegovina, Austria (con Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia), e Bulgaria (Sofia) – con il bob che si svolgerebbe proprio a Cortina.
AGI – Della vecchia gloriosa pista da bob ‘Eugenio Monti’ che giace sulle pendici delle Tofane, ci sono solo le due curve finali e la casetta d’arrivo che risale alle Olimpiadi del 1956. Tra i larici secolari di Cadelverzo di Sotto sulla destra orografica del torrente Boite, ad una decina di minuti a piedi dal centro di Cortina d’Ampezzo, si lavora contro il tempo per arrivare puntuali alle date dei controlli e delle verifiche sullo stato dei lavori del budello che nel febbraio del 2026 dovra’ ospitare i Giochi olimpici di Milano Cortina 2026. La prima verifica e’ fissata per il 30 giugno prossimo, la seconda il 31 ottobre, la terza il 31 gennaio 2025. In quest’ultima data l’operativita’ della pista dovra’ essere garantita in vista della consegna fissata, nel termine massimo, del 15 marzo del prossimo anno.
A poco piu’ di 300 giorni dalla data di scadenza, l’AGI si e’ recata nel cantiere allestito nella zona d’arrivo. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi recentemente ha annunciato che i lavori proseguono con 8 giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia. All’ingresso del cantiere il cartello che spiega “l’adeguamento della pista ‘Eugenio Monti’ ai fini dell’ottenimento delle omologazioni per ospitare le competizioni internazionali per le discipline bob, parabob, slittino e skeleton”. La durata dei lavori e’ indicata in 685 giorni a partire dal 19 febbraio scorso per un importo complessivo di contratto pari a 81.600.027 euro. Indicata l’impresa esecutrice, la Pizzarotti di Parma che si avvale di sette aziende in subappalto. L’extra-budget sara’ a carico di Simico, societa’ che si occupa dei lavori pubblici per i Giochi olimpici di Milano Cortina. La spesa complessiva e’ di circa 121 milioni euro. La zona e’ completamente recintata.
Del vecchio glorioso budello dismesso dal 2007 intitolato in onore al ‘Rosso Volante’ – com’era soprannominato il leggendario bobbista ampezzano (Eugenio Monti) vincitore di sei medaglie olimpiche (nel ’68 aveva centrato la doppietta d’oro tra bob a due e quattro), resteranno la curva parabolica ‘Antelao’ dove si trova la casetta d’arrivo e la successiva ‘Cristallo’. La zona di partenza sara’ riqualificata. In azione le ruspe che inevitabilmente hanno iniziato ad abbattere gli alberi. Contro la nuova pista di Cortina d’Ampezzo continuano a muoversi comitati e associazioni ambientaliste. Il taglio degli alberi, come lo smantellamento delle parti in cemento del budello, sono gia’ iniziati anche nella parte superiore. Nel frattempo a Losanna resta ancora un po’ di perplessita’ che il 15 marzo del prossimo anno la pista possa finita e soprattutto pronta. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) per il momento resta osservatore speciale ma, nel caso di contrattempi o ritardi nella costruzione della pista ampezzana, non concedera’ piu’ deroghe e spostera’ le gare delle tre discipline dei Giochi italiani direttamente in Svizzera, precisamente a Sankt Moritz, ‘cara’ a diversi membri influenti del Cio. Il direttore esecutivo dei Giochi olimpici, Christophe Dubi e’ chiaro: “I lavori sono iniziati con grande ritardi, le statistiche dimostrano che mai prima d’ora una pista e’ stata costruita in cosi’ poco tempo soprattutto sotto l’aspetto tecnico, fondamentale per garantire l’adeguata sicurezza degli atleti”.
Dubi ha poi precisato: “Se ci sara’ l’omologazione nel marzo 2025 sara’ utilizzata per i Giochi olimpici ma se i lavori dovessero subire ritardi o sospensione nel corso dei prossimi mesi, la pista non si potra’ utilizzare”. Nel caso la pista di Cortina non dovesse essere pronta, tocchera’ agli organizzatori decidere l’alternativa anche se Dubi su questo non ha dubbi: “la scelta e’ tendenzialmente a favore di Sankt Moritz (anche data la vicinanza con il polo olimpico di Livigno, ndr) ma naturalmente questo non e’ ancora confermato”. Nella conca della ‘Regina delle Dolomiti’, dove in questo periodo e’ tempo di bilanci della stagione invernale prima di iniziare quella estiva, c’e’ tanta voglia di bob ma anche skeleton (i grandi eventi internazionali viaggiano in parallelo) e slittino. Infatti, con la nuova pista, la federazione internazionale (Fibs) presieduta dall’italiano e membro dell’Esecutivo del Cio, Ivo Ferriani, sara’ quasi ‘costretta’ ad assegnare Mondiali o Coppe del mondo all’impianto di Cortina. Inoltre, l’Italia con Lombardia e Trentino, e’ candidata per ospitare i Giochi olimpici under 18 del 2028 – sono interessante anche Bosnia Erzegovina, Austria (con Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia), e Bulgaria (Sofia) – con il bob che si svolgerebbe proprio a Cortina.