AGI – Il governo e la diplomazia italiana sono al lavoro per “salvare” l’Ariston dal controllo russo. La questione è diventata un affare diplomatico dopo che venerdì scorso è stata resa nota decisione di Mosca di nazionalizzare le filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch. Vladimir Putin ha firmato un decreto per il “trasferimento temporaneo” delle due aziende alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom che produce elettrodomestici.
Farnesina, Russia riconsideri il provvedimento
La Farnesina ha ricevuto l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, che era stato convocato sul caso Ariston, e gli ha espresso “il forte disappunto” per il trasferimento in amministrazione temporanea di Ariston Thermo Rus, società appartenente al Gruppo Ariston, a un’impresa del gruppo Gazprom. Il governo italiano ha chiesto alla Russia di riconsiderare il provvedimento le cui motivazioni -si legge in una nota del ministero- “non trovano fondamento nel diritto”.
“L’Ambasciatore Guariglia ha espresso il forte disappunto del Governo italiano per tale inatteso provvedimento e ha chiesto chiarimenti all’Ambasciatore Alexey Paramonov sulle sue motivazioni, che non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e che non ha alcuna connessione con l’attuale situazione di crisi internazionale. Egli ha altresì espresso al suo interlocutore l’auspicio che la Russia possa riconsiderare il provvedimento preso, essendo esso stesso qualificato da parte russa come temporaneo”. L’Unione Europea, con un proprio comunicato, ha duramente condannato ieri il provvedimento in parola -prosegue ancora la nota del ministero- che ha colpito anche una azienda tedesca, sottolineando, fra l’altro, come esso rappresenti una ulteriore prova del mancato rispetto da parte della Russia del diritto internazionale. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani è in contatto sin dal primo momento con l’azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e UE e di valutare una risposta appropriata. In linea con i partner europei, e in particolare con la Germania, l’Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro legittime attività economiche di imprese straniere nel Paese. Le competenti strutture del MAECI, in particolare la Direzione Generale per il Sistema Paese, continuano a seguire e a monitorare la situazione, in stretto raccordo con la nostra Ambasciata a Mosca e la nostra Rappresentanza Permanente presso l’UE.
L’ambasciatore russo replica “colpa delle autorità italiane”
“La responsabilità per le conseguenze negative” del deterioramento delle relazioni tra Russia e Italia “ricade interamente sulle autorità italiane”. Lo ha denunciato l’ambasciatore della Federazione russa, Alexey Paramonov, ricevuto oggi alla Farnesina sul caso del trasferimento del 100% della filiale russa di Ariston sotto il controllo temporaneo di Gazprom. L’ambasciatore, si legge nella nota diffusa dalla rappresentanza diplomatica, “ha ricordato agli interlocutori che Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l’Italia”.
“La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe“, ha concluso il diplomatico.
Urso rassicura Merloni: in azione insieme a Ue
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l’amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Oggetto dell’incontro la vicenda dell’azienda Ariston Thermo Rus LLC, sussidiaria russa di Ariston Thermo Group, trasferita con atto presidenziale in gestione temporanea alla JSC Gazprom Household System.
Il ministro Urso, che aveva già sentito sabato il vertice di Ariston Group, ha illustrato l’azione che il Governo italiano sta svolgendo con la Commissione Europea riguardo alla messa a punto di nuovi strumenti, nell’ambito del quadro sanzionatorio europeo, volti a tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte della Federazione Russa e per scoraggiare il riproporsi di tali azioni.