AGI – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Def. La crescita del Pil nel 2024 è stata fissata al +1%. Il nuovo quadro tendenziale dei conti pubblici prevede anche un rapporto deficit/Pil che si attesterà al 4,3% quest’anno, lo stesso livello previsto nel quadro programmatico della Nadef. Il rapporto debito/pil è atteso collocarsi nel 2024 al 137,8%.
Sarà nel Piano fiscale strutturale che il Governo fornirà tutti gli elementi utili alla costruzione della nuova manovra. Il Def sarà quindi molto più asciutto rispetto ai documenti degli anni passati, si apprende da fonti del governo. L’approvazione del Piano Ue implica un processo che richiede il contributo di diverse istituzioni e un confronto costruttivo sia con il Parlamento sia con la Commissione europea che dovrà poi valutarlo. Queste nuove regole sulla rendicontazione contabile non sono ancora in vigore, aggiungono le fonti. Nella fase attuale, in cui mancano ancora le indicazioni operative su come dovrà essere impostato il Piano, è stata concordata a livello europeo la possibilità di sospendere le vecchie procedure per evitare di svuotare l’atto politico di contenuto. Un processo lineare che si concluderà in tempo per la messa a punto della legge di bilancio per il 2025, senza nessun rischio di generare incertezze sui mercati.