L’esordio della berlina Xiaomi SU7 ha battuto ogni record: dopo aver vaporizzato i primi 50.000 ordini in appena mezz’ora, l’elettrica high-tech ha totalizzato oltre 100.000 ordini a 48 ore dal lancio.
La prima attesissima auto del colosso cinese Xiaomi, che sembra aver ereditato il sogno di Apple, è già esaurita per tutto il 2024. E questo nonostante l’avveniristica fabbrica di Pechino riesca a produrre un’auto ogni 76 secondi.
La berlina cinese non si limita a prestazioni e dotazioni da prima della classe, ma può anche vantare un processo produttivo a bassissime emissioni e un prezzo decisamente interessante, più basso di quello della Tesla Model 3, che rischia di veder insediato seriamente il suo primato.
Xiaomi SU7, un successo senza precedenti
SU7 è la prima auto prodotta dal colosso dell’elettronica di consumo Xiaomi: la prima consegna si è tenuta nel corso di un grande evento a Pechino, durante il quale il CEO e fondatore Lei Jun ha ricordato che “la vera rivoluzione delle auto intelligenti è ufficialmente iniziata e la Cina darà sicuramente vita a una grande azienda come Tesla”.
Il riferimento di Lei Jun è piuttosto chiaro: dare filo da torcere alla compagnia di Elon Musk, da tempo impegnata a rassicurare sull’uscita di un’elettrica low cost da 25.000 dollari che è ancora poco più di una fantasia (secondo Reuters il progetto sarebbe stato addirittura abbandonato, ma la secca smentita di Musk è arrivata nel giro di poche ore).
Durante l’evento, il CEO di Xiaomi ha anche avvisato gli acquirenti che i tempi di attesa per la consegna potrebbero variare da 4 a 7 mesi a causa della forte domanda: la berlina cinese con un’autonomia di 800 km, infatti, parrebbe aver stregato il pubblico di casa. In appena 48 ore, Xiaomi ha raccolto oltre 100.000 ordini vaporizzando ogni record nella prima mezz’ora, durante la quale sono arrivati la bellezza di 50.000 ordini.
La rivale di Tesla Model 3: low cost e costruita da robot
Grazie al forte interesse suscitato dalla SU7, lo scorso martedì le azioni Xiaomi sono salite fino al 16%, nonostante una nota analisi finanziaria secondo cui il colosso cinese, quest’anno, è destinato a perdere circa 10.000 dollari per ogni automobile prodotta.
La rivale di Tesla Model 3, in effetti, sembra rispettare standard di qualità e sostenibilità che non fanno il paio con il prezzo di listino (almeno secondo i canoni europei): in Cina, SU7 è in vendita a 215.900 renminbi, corrispondenti a circa 28mila euro.
E a questo prezzo offre un’estetica curata fino alla maniacalità, tecnologie di sicurezza all’avanguardia e una produzione “pulita”: secondo le dichiarazioni della Casa cinese, lo stabilimento EV di Pechino “vanta un tetto solare che genera 16,4 milioni di kWh di energia pulita all’anno e un’efficienza del 99% nel trattamento dei gas di scarico, ottenendo emissioni “zero” di metalli pesanti nelle acque reflue”.
Come ha recentemente ricordato il CEO Lei Jun, la Xiaomi Super Factory di Pechino può costruire 40 automobili ogni ora, una ogni 76 secondi. Questo è possibile grazie a 700 robot che aiutano gli operai in catena di montaggio, velocizzando i tempi di oltre tre volte rispetto agli impianti automotive tradizionali. Insomma, non si tratta del “solito” modo di produzione cinese dileggiato da Elon Musk. A quanto pare, Tesla ha un rivale capace di scalzarla dal tetto del mondo.