AGI – Torna Bicinrosa. Domenica 7 aprile 2024 si terrà la VII edizione della pedalata amatoriale per le vie di Roma promossa dalla Breast Unit della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Anche quest’anno l’obiettivo è sensibilizzare le donne e la popolazione sull’importanza della prevenzione del tumore al seno attraverso una sana alimentazione e la mobilita’ sostenibile e sostenere la ricerca contro il carcinoma mammario.
La principessa Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie, duchessa di Calabria e di Palermo sarà la madrina dell’evento, che quest’anno ha un focus specifico sulla prevenzione dei tumori eredo-familiari, cioè quei casi legati a una predisposizione genetica, oggi individuabile attraverso test sul DNA volti a riconoscere specifiche mutazioni. Questa edizione dell’iniziativa si tiene in primavera nell’approssimarsi della Giornata mondiale della salute proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (11 aprile). Commenta Vittorio Altomare, direttore della Breast unit della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: “La prevenzione del tumore del seno passa anche attraverso lo stile di vita, oltre che dagli irrinunciabili screening: il rischio di ammalarsi è infatti aumentato da fattori di rischio come l’elevato consumo di alcool, l’obesità e la sindrome metabolica, associati a sedentarietà e diete ipercaloriche ricche di grassi e carboidrati semplici. Il consiglio è quindi praticare regolare attività fisica, aggiungendo alla classica camminata quotidiana anche un impegno ulteriore in palestra, in bicicletta, in piscina, nella corsa, nel ballo o in qualsiasi attività sportiva di proprio gradimento”.
Sottolinea la principessa Maria Carolina di Borbone: “In una società sempre più consapevole della salute e del benessere, è cruciale porre l’attenzione sulla prevenzione del tumore al seno, una patologia che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. Se consideriamo l’ultimo report nel 2023 sono stati registrati circa 55.900 casi di neoplasia, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020. In questa ottica, anche le giovani come me rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una cultura di prevenzione attiva. Quindi diventa indispensabile investire in strumenti di analisi genetica capaci di anticipare la predisposizione alla malattia, e intervenire già in giovane età. È grazie agli sforzi incessanti dei ricercatori e degli operatori sanitari che possiamo fare progressi significativi nella lotta alla malattia. Sostenere la ricerca significa investire nel nostro futuro e nella salute delle generazioni future”.
Dopo la partenza, prevista per le ore 11:30 dallo stadio “Nando Martellini” in via Antonina, la Bicinrosa si dirigerà verso il centro di Roma, i Fori imperiali e il Colosseo, per poi invertire la direzione e tornare allo stadio. È possibile iscriversi sulla pagina https://donaora.unicampus.it/bicinrosa scegliendo tra tre formule di partecipazione: 10 euro iscrizione 15 euro iscrizione + maglietta 25 euro iscrizione + maglietta + noleggio della bicicletta Chi non avesse la possibilità di partecipare alla manifestazione, può comunque dare il proprio sostegno alla prevenzione e alla ricerca contro il tumore del seno con una donazione: https://donaora.unicampus.it/tumoreseno/~mia-donazione.
Negli ultimi anni sono state scoperte mutazioni genetiche che predispongono a maggior rischio di sviluppare un tumore della mammella (come per esempio BRCA1-BRCA2- PTEN, ATM, CHECK2). Tra il 7-10% delle donne con mutazioni genetiche sviluppano un tumore al seno. Una paziente con queste caratteristiche deve seguire un percorso di controlli costanti e continui e, in alcuni casi, effettuare trattamenti chirurgici come la mastectomia o l’isterectomia per la riduzione del rischio di sviluppare la patologia. Presso la Breast Unit della Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, riconosciuta dal 2016 dalla Regione Lazio come uno dei centri di riferimento per la diagnosi e il trattamento del carcinoma mammario, è attivo un ambulatorio per la valutazione del rischio eredo-familiare genetico in cui la paziente può essere seguita contestualmente da diversi tipi di specialisti (chirurghi, oncologi, genetisti, psicologi) secondo i più alti standard europei, garantendole un percorso clinico e terapeutico integrato e personalizzato.
Si stima che le donne che si rivolgono a una Breast Unit hanno una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate. Il tumore del seno Nel 2023 i nuovi casi di tumore al seno in Italia sono stati circa 55.900, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020. Le patologie neoplastiche a più alta prevalenza tra la popolazione femminile sono il tumore alla mammella (30%), del colon-retto (12,7%), del polmone (7,5%) e dell’endometrio (5,5%). La ricerca contribuisce a migliorare le cure, aumentando il tasso di sopravvivenza delle donne colpite da tumore al seno: 10.223 morti evitate, -6,0% (2007-2019).