AGI – Pazzesco, stratosferico, micidiale: ogni aggettivo è buono per definire Jannik Sinner che ha impiegato poco più di un’ora per liquidare in due set (6-1, 6-2) il russo Daniil Medvedev e conquistare la finale del Masters 1000 di Miami. Il 22enne altoatesino non ha sbagliato davvero nulla, complice evidentemente la giornata storta dell’avversario che non è mai entrato in partita. Chi si aspettava una rivincita più combattuta della finale degli Australian Open, il primo Slam portato a casa da Sinner lo scorso gennaio, è rimasto deluso. Lucido, spietato, a tratti cinico, l’azzurro, che è terzo nella classifica ATP, ha letteralmente umiliato il numero 4 al mondo. Adesso l’azzurro deve attendere il match tra Zverev e Dimitrov, che ha eliminato a sorpresa lo spagnolo Alcaraz, per conoscere chi sfiderà in finale.AGI – Pazzesco, stratosferico, micidiale: ogni aggettivo è buono per definire Jannik Sinner che ha impiegato poco più di un’ora per liquidare in due set (6-1, 6-2) il russo Daniil Medvedev e conquistare la finale del Masters 1000 di Miami. Il 22enne altoatesino non ha sbagliato davvero nulla, complice evidentemente la giornata storta dell’avversario che non è mai entrato in partita. Chi si aspettava una rivincita più combattuta della finale degli Australian Open, il primo Slam portato a casa da Sinner lo scorso gennaio, è rimasto deluso. Lucido, spietato, a tratti cinico, l’azzurro, che è terzo nella classifica ATP, ha letteralmente umiliato il numero 4 al mondo. Adesso l’azzurro deve attendere il match tra Zverev e Dimitrov, che ha eliminato a sorpresa lo spagnolo Alcaraz, per conoscere chi sfiderà in finale.