La notizia è roboante, rumorosa e pronta a sconquassare tutto l’ordine stabilito: BMW starebbe pensando seriamente a un ingresso in MotoGP. Il costruttore bavarese, protagonista in Superbike, non è mai entrato nella competizione della classe regina del Motomondiale, ma ora sarebbe determinato a fare il grande passo per andare a sfidare i tanti competitors nipponici, oltre ad Aprilia e alla regina Ducati. La prospettiva è veramente affascinante e intrigante, e potrebbe essere favorita dall’ascesa nel ruolo di CEO di Markus Flasch, che ricopre tuttora il ruolo principale all’interno dell’azienda.
Un nuovo scenario
BMW e lo sbarco nella MotoGP è una cosa che si vocifera da tanto tempo, forse troppo. In passato la casa tedesca aveva rifiutato di partecipare nella classe regina per motivi di marketing, ma aveva deciso di investire risorse e tempo all’interno della Superbike (nella quale corre ancora con Razgatlioglu come pilota), dove in alcune stagioni ha sfiorato il titolo iridato. Ora che c’è stato l’avvicendamento al vertice tra Markus Schramm e Markus Flasch, così la prospettiva di andare a misurarsi coi grandi campioni del Motomondiale diventa più concreta.
L’idea è davvero affascinante e il ritorno di immagine garantito. A patto che si ottengano i risultati giusti, quindi in breve tempo raggiungere la vittoria. Una sfida complicata e ardita, che non è riuscita a tutti. Vent’anni fa la Ducati esordì con ottimi risultati, però dopo la vittoria del 2007, ha dovuto attendere molto tempo prima di stabilire un’era dorata come quella che sta raccogliendo nelle ultime stagioni.
MotoGP e l’obiettivo di BMW
BMW potrebbe entrare nel Motomondiale nel 2027, quando ci sarà il cambio di regolamento. Markus Flasch, CEO dell’azienda bavarese, ha così commentato questo affascinante traguardo che potrebbe concretizzarsi a breve: “Sono un assoluto sostenitore del motorsport. Come responsabile di BMW M, ho deciso di fondere BMW M GmbH con BMW Motorsport. Non ho dubbi sul fatto che un motorsport ben fatto contribuisca realmente alla forza del marchio e all’entusiasmo all’interno della comunità di questo“.
Gli attuali sforzi sono rivolti alla Superbike, ma le cose potrebbero cambiare: “Naturalmente stiamo osservando attentamente come si sta sviluppando il Mondiale Superbike come format. Se è giusto per noi in termini di scelta di piste, calendario, campo e tecnologia. Stiamo anche decidendo se questo rimarrà l’unico impegno, insieme al Campionato del Mondo Endurance e all’IDM. O se sceglieremo anche altre categorie. Questo non pregiudica una decisione a favore di una serie o di un’altra. Il Mondiale Superbike non è l’unica opzione” ha spiegato Markus Flasch.
“BMW M è un’auto partner della MotoGP (che in questo weekend correrà in Portogallo) da anni. Come capo di BMW M, sono stato a tutte le gare, conosco i responsabili e siamo un marchio con una presenza in loco. Ma è chiaro che deve avere un senso per noi, ed è per questo che lo stiamo valutando attentamente. Non lo escluderei”, ha chiosato il CEO.
Le critiche alla Superbike
In casa BMW stanno attendendo anche delle modifiche sul calendario della Superbike, il quale è stato criticato in particolare dal direttore della casa tedesca, Marc Borgers: “Abbiamo criticato il calendario e abbiamo espresso il desiderio di averne uno degno del campionato del mondo. Questo messaggio è stato recepito dalla Dorna e spero che in futuro risponda”. Questa potrebbe essere più di un’apertura per la MotoGP.