AGI – Otto anni senza la Russia alle Olimpiadi. L’ultima volta che la bandiera bianca, blu e rosso dell’immenso Paese che si estende per dieci fusi orari da Kaliningrad e Anadyr sventolava sui pennoni olimpici, risale a Rio de Janeiro 2016. Poi nulla più, se non il polverone legato al doping di Stato e solo la bandiera del ‘Roc’, il Comitato olimpico russo, per l’edizione invernale del 2018 e 2022 ed estiva di Tokyo nel 2021. A Parigi 2024 i pochi atleti con passaporto russo e bielorusso che saranno presenti, gareggeranno assieme come ai tempi dell’Unione Sovietica e della CSI (Barcellona 1992 e Lillehammer 1994) sotto i colori della bandiera azzurra, con un inno solo musicale e senza parole realizzato appositamente per l’occasione, con il logo e la sigla ‘AIN’ che in italiano significa ‘Atleti Neutrali Individuali’.
L’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale ha deciso che gli atleti di Russi e Bielorussia – le due Nazioni sospese a livello internazionale per l’invasione militare in Ucraina del 24 febbraio 2022 – venerdì 26 luglio sulle rive della Senna non sfileranno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi lasciando una possibilità per la presenza – non è prevista sfilata delle delegazioni – alla chiusura di domenica 11 agosto. Lo stesso provvedimento era stato preso nel 1992 in occasione dei Giochi estivi di Barcellona per gli atleti serbi e montenegrini a seguito del conflitto nella ex Jugoslavia. Il Cio ha aggiornato la presenza degli atleti neutrali con passaporto russo e bielorusso che al momento sono rispettivamente 12 e 7 su circa 6.000 già in possesso del pass olimpico. Gli esperti hanno stimato che probabilmente ai Giochi ci saranno 36 ‘AIN’ russi e 22 ‘AIN bielorussi’. L’organismo sportivo mondiale ha definito il numero massimo, ovvero 55 russi e 28 bielorussi. Numeri decisamente ridotti a seguito dei criteri di ammissibilità dettati dal Cio – non atleti di gruppi sportivi militari, no atleti che sostengono la guerra – che non sono assolutamente piaciuti alla Russia. Tre anni fa a Tokyo la delegazione russa era presente con ben 330. Le medaglie vinte dagli atleti AIN non verranno visualizzate nel medagliere delle Nazioni. Confermato il fatto che nessun funzionario della Federazione russa e del governo russo, nonché bielorusso, sarà invitato o accreditato a Parigi 2024. L’Esecutivo ha deciso di istituire un panel di revisione dell’idoneità alla partecipazione alle Olimpiadi degli ‘Atleti Neutrali Individuali’. Il panel sarà presieduto dalla vicepresidente del Cio, Nicole Hoevertsz, dall’ex cestista Pau Gasol, rappresentante della Commissione etica del Cio e Seung Min Ryu, rappresentante della Commissione atleti del Cio. Una volta che gli atleti saranno invitati, il Cio pubblicherà i nominativi degli atleti ‘AIN’ e del personale di supporto.
AGI – Otto anni senza la Russia alle Olimpiadi. L’ultima volta che la bandiera bianca, blu e rosso dell’immenso Paese che si estende per dieci fusi orari da Kaliningrad e Anadyr sventolava sui pennoni olimpici, risale a Rio de Janeiro 2016. Poi nulla più, se non il polverone legato al doping di Stato e solo la bandiera del ‘Roc’, il Comitato olimpico russo, per l’edizione invernale del 2018 e 2022 ed estiva di Tokyo nel 2021. A Parigi 2024 i pochi atleti con passaporto russo e bielorusso che saranno presenti, gareggeranno assieme come ai tempi dell’Unione Sovietica e della CSI (Barcellona 1992 e Lillehammer 1994) sotto i colori della bandiera azzurra, con un inno solo musicale e senza parole realizzato appositamente per l’occasione, con il logo e la sigla ‘AIN’ che in italiano significa ‘Atleti Neutrali Individuali’.
L’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale ha deciso che gli atleti di Russi e Bielorussia – le due Nazioni sospese a livello internazionale per l’invasione militare in Ucraina del 24 febbraio 2022 – venerdì 26 luglio sulle rive della Senna non sfileranno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi lasciando una possibilità per la presenza – non è prevista sfilata delle delegazioni – alla chiusura di domenica 11 agosto. Lo stesso provvedimento era stato preso nel 1992 in occasione dei Giochi estivi di Barcellona per gli atleti serbi e montenegrini a seguito del conflitto nella ex Jugoslavia. Il Cio ha aggiornato la presenza degli atleti neutrali con passaporto russo e bielorusso che al momento sono rispettivamente 12 e 7 su circa 6.000 già in possesso del pass olimpico. Gli esperti hanno stimato che probabilmente ai Giochi ci saranno 36 ‘AIN’ russi e 22 ‘AIN bielorussi’. L’organismo sportivo mondiale ha definito il numero massimo, ovvero 55 russi e 28 bielorussi. Numeri decisamente ridotti a seguito dei criteri di ammissibilità dettati dal Cio – non atleti di gruppi sportivi militari, no atleti che sostengono la guerra – che non sono assolutamente piaciuti alla Russia. Tre anni fa a Tokyo la delegazione russa era presente con ben 330. Le medaglie vinte dagli atleti AIN non verranno visualizzate nel medagliere delle Nazioni. Confermato il fatto che nessun funzionario della Federazione russa e del governo russo, nonché bielorusso, sarà invitato o accreditato a Parigi 2024. L’Esecutivo ha deciso di istituire un panel di revisione dell’idoneità alla partecipazione alle Olimpiadi degli ‘Atleti Neutrali Individuali’. Il panel sarà presieduto dalla vicepresidente del Cio, Nicole Hoevertsz, dall’ex cestista Pau Gasol, rappresentante della Commissione etica del Cio e Seung Min Ryu, rappresentante della Commissione atleti del Cio. Una volta che gli atleti saranno invitati, il Cio pubblicherà i nominativi degli atleti ‘AIN’ e del personale di supporto.