• 27 Novembre 2024 3:36

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Strepitosa Brignone, cade due volte ma alla fine trionfa 

Mar 17, 2024

AGI – Soprannome più azzeccato per Federica Brignone non poteva essere dato: ‘tigre’. La ‘tigre di La Salle’ nell’ultimo slalom gigante della stagione, che ha consegnato la seconda sfera di cristallo generale alla svizzera Lara Gut-Behrami, è stata strepitosa. Sempre all’attacco, sempre al limite di cadere, oggi sulla neve pesante di Saalbach, su una lingua bianca tra i prati già in versione primavera, l’azzurra è scivolata due volte ma alla fine ha centrato un trionfo straordinario, il numero 27 della sua carriera, il 68esimo podio. Nella gara delle finali che proseguiranno il prossimo fine settimana nella località austriaca, la campionessa valdostana è stata artefice di due manche superlativa. Dopo aver rischiato di cadere nella prima manche, ‘Fede-funambola’ nella seconda non si è risparmiata andando nuovamente all’attacco e piegandosi nuovamente sulla neve. Tanto brivido ma i due salvataggi sono stati frutto della grande preparazione atletica e dell’esperienza. Oggi Brignone ha fatto ricordare il grande Alberto Tomba quando negli anni ’90 rischiava di cadere e poi dominava sia tra i pali stretti che tra le porte larghe. Al termine della gara la portacolori del Centro sportivo carabinieri ha vinto in 2’20″05 lasciandosi alle spalle la neozelandese Alice Robinson di 1″36 e la norvegese Thea Louise Stjernesund di 1″67. 

 

 

Brignone oggi ha centrato la sesta vittoria stagionale (record personale), dopo la doppietta del 2-3 dicembre a Mont-Tremblant in Canada, il successo in supergigante del 17 dicembre in Val d’Isère, quello del 3 marzo sempre in superg e quello in gigante del 9 marzo ad Are. Con il successo di Saalbach, Federica consolida il primato nella classifica delle atlete italiane più vincenti di sempre. Con 68 podi complessivi, Brignone si porta a un solo podio da Gustavo Thoeni con 69 e a venti da Alberto Tomba. Inarrivabile a quota 103 lo sportivo italiano degli sport invernali più volte sul podio in Coppa del mondo, Armin Zoeggeler. “Forse ho spinto troppo, ero troppo arretrata, sono scivolata e ho pensato ‘la gara è andata’ poi anche sotto sono andata larga in una porta e di nuovo ho pensato che fosse finita – ha commentato Federica Brignone – sono arrivata al traguardo e mi sono vista in testa, è stato davvero bellissimo”. Parlando di Gut-Behrami, l’azzurra ha detto, “è una grande campionessa e io la stimo molto, la stagione che ha fatto è stata stupenda, sono tanti anni che sciamo insieme, ma lei ha cominciato a vincere prima di me”. Brignone ritornerà in gara il prossimo fine settimana in occasione delle finali di Coppa dedicate alle discipline veloci. Sempre a Saalbach, venerdi’ sono in programma le due prove di supergigante, sabato la discesa libera femminile e domenica la discesa maschile. 

 

 

 

 

AGI – Soprannome più azzeccato per Federica Brignone non poteva essere dato: ‘tigre’. La ‘tigre di La Salle’ nell’ultimo slalom gigante della stagione, che ha consegnato la seconda sfera di cristallo generale alla svizzera Lara Gut-Behrami, è stata strepitosa. Sempre all’attacco, sempre al limite di cadere, oggi sulla neve pesante di Saalbach, su una lingua bianca tra i prati già in versione primavera, l’azzurra è scivolata due volte ma alla fine ha centrato un trionfo straordinario, il numero 27 della sua carriera, il 68esimo podio. Nella gara delle finali che proseguiranno il prossimo fine settimana nella località austriaca, la campionessa valdostana è stata artefice di due manche superlativa. Dopo aver rischiato di cadere nella prima manche, ‘Fede-funambola’ nella seconda non si è risparmiata andando nuovamente all’attacco e piegandosi nuovamente sulla neve. Tanto brivido ma i due salvataggi sono stati frutto della grande preparazione atletica e dell’esperienza. Oggi Brignone ha fatto ricordare il grande Alberto Tomba quando negli anni ’90 rischiava di cadere e poi dominava sia tra i pali stretti che tra le porte larghe. Al termine della gara la portacolori del Centro sportivo carabinieri ha vinto in 2’20″05 lasciandosi alle spalle la neozelandese Alice Robinson di 1″36 e la norvegese Thea Louise Stjernesund di 1″67. 
 

 

Brignone oggi ha centrato la sesta vittoria stagionale (record personale), dopo la doppietta del 2-3 dicembre a Mont-Tremblant in Canada, il successo in supergigante del 17 dicembre in Val d’Isère, quello del 3 marzo sempre in superg e quello in gigante del 9 marzo ad Are. Con il successo di Saalbach, Federica consolida il primato nella classifica delle atlete italiane più vincenti di sempre. Con 68 podi complessivi, Brignone si porta a un solo podio da Gustavo Thoeni con 69 e a venti da Alberto Tomba. Inarrivabile a quota 103 lo sportivo italiano degli sport invernali più volte sul podio in Coppa del mondo, Armin Zoeggeler. “Forse ho spinto troppo, ero troppo arretrata, sono scivolata e ho pensato ‘la gara è andata’ poi anche sotto sono andata larga in una porta e di nuovo ho pensato che fosse finita – ha commentato Federica Brignone – sono arrivata al traguardo e mi sono vista in testa, è stato davvero bellissimo”. Parlando di Gut-Behrami, l’azzurra ha detto, “è una grande campionessa e io la stimo molto, la stagione che ha fatto è stata stupenda, sono tanti anni che sciamo insieme, ma lei ha cominciato a vincere prima di me”. Brignone ritornerà in gara il prossimo fine settimana in occasione delle finali di Coppa dedicate alle discipline veloci. Sempre a Saalbach, venerdi’ sono in programma le due prove di supergigante, sabato la discesa libera femminile e domenica la discesa maschile. 

 
 
 
 

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