• 25 Novembre 2024 5:22

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A Parigi il Villaggio Olimpico si tinge di rosa

Mar 12, 2024

AGI – Si tinge di rosa l’area del villaggio olimpico di Parigi 2024 riservata ai media: per le sue strade sono stati scelti solo nomi di personalità femminili locali o nazionali. A darne notizia è l’ufficio del sindaco della città di Dugny, in Seine-Saint-Denis, Quentin Gesell.
Tra le personalità selezionate ci sono nomi noti come quello dell’avvocatessa Gisele Halimi o della cantante e combattente della resistenza Josephine Baker, prima donna nera entrata al Pantheon. Sono omaggiate anche donne con una notorietà più locale, come Eve Chastagnol, centenaria della città morta nel 2020, o Caroline Aigle, la prima francese a diventare pilota di caccia nel 1999. I loro nomi sono stati scelti in base a una consultazione tenuta su Internet l’anno scorso.

 

L’amministrazione di Dugny, 11.300 abitanti, ha sottolineato che l’iniziativa rappresenta “un’opportunità per onorare il ruolo cruciale delle donne nella nostra società, ma anche per aumentare la presenza di nomi femminili nello spazio pubblico”. Costruito per le Olimpiadi del 2024, il villaggio dei media accoglierà tra luglio e agosto 1.580 giornalisti sui 26mila accreditati, principalmente tecnici che lavorano di fronte, in uno dei centri stampa, quello di Le Bourget, inaugurato ufficialmente a fine marzo. Successivamente l’area sarà convertita in una zona residenziale. In tutta la Francia molti comuni stanno cercando di intitolare più strade alle donne, una presenza ancora di gran lunga inferiore rispetto al numero di vie con nomi di uomini, proprio per aumentare la loro visibilità nello spazio pubblico.

AGI – Si tinge di rosa l’area del villaggio olimpico di Parigi 2024 riservata ai media: per le sue strade sono stati scelti solo nomi di personalità femminili locali o nazionali. A darne notizia è l’ufficio del sindaco della città di Dugny, in Seine-Saint-Denis, Quentin Gesell. Tra le personalità selezionate ci sono nomi noti come quello dell’avvocatessa Gisele Halimi o della cantante e combattente della resistenza Josephine Baker, prima donna nera entrata al Pantheon. Sono omaggiate anche donne con una notorietà più locale, come Eve Chastagnol, centenaria della città morta nel 2020, o Caroline Aigle, la prima francese a diventare pilota di caccia nel 1999. I loro nomi sono stati scelti in base a una consultazione tenuta su Internet l’anno scorso.
 
L’amministrazione di Dugny, 11.300 abitanti, ha sottolineato che l’iniziativa rappresenta “un’opportunità per onorare il ruolo cruciale delle donne nella nostra società, ma anche per aumentare la presenza di nomi femminili nello spazio pubblico”. Costruito per le Olimpiadi del 2024, il villaggio dei media accoglierà tra luglio e agosto 1.580 giornalisti sui 26mila accreditati, principalmente tecnici che lavorano di fronte, in uno dei centri stampa, quello di Le Bourget, inaugurato ufficialmente a fine marzo. Successivamente l’area sarà convertita in una zona residenziale. In tutta la Francia molti comuni stanno cercando di intitolare più strade alle donne, una presenza ancora di gran lunga inferiore rispetto al numero di vie con nomi di uomini, proprio per aumentare la loro visibilità nello spazio pubblico.

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