• 23 Ottobre 2024 17:27

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Scritte omofobe e fumogeni contro la sede del Gay Center di Roma

Feb 1, 2024

AGI – “Mazza da Baseball contro il muro Rainbow simbolo della comunita’ LGBT+, urlare frasi come “Fr*cio di me*da” e imbrattare l’asfalto con scritte omolesbobitransfobiche contro le persone LGBT+ davanti alla sede di Gay Center non è per noi cosa nuova. Questo è l’ennesimo atto da parte di giovanissimi che si sono resi protagonisti anche di irruzioni nella nostra sede, minacce e insulti a volontari e utenti”. È quanto denuncia Alessandra Rossi, Coordinatrice Gay Help Line, su un episodio di violenza ai danni della sede di via Zabaglia, nel quartiere Testaccio a Roma. L’aggressione è stata anche ripresa dalle telecamere della stessa sede.

“Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omolesbobitransfobico, agiti nel branco una modalità che riconosciamo ormai sempre più di frequente nelle strade del nostro Paese – ha proseguito Alessandra Rossi – a nostra prima reazione è stata di paura, per il fatto di riconoscersi vittime di un attacco diretto; la seconda di preoccupazione, perché questi atti sono il risultato di un discorso pubblico che incita sempre di più all’odio verso chi continua a essere etichettato come “diverso” e perciò bersaglio di violenza”.

 

 

“Questo conferma l’urgenza e l’importanza di inserire l’educazione all’affettività – ha concluso – e al rispetto nei percorsi di istruzione, come Gay Center ha più volte richiesto lanciando una apposita petizione”.

 

La solidarietà delle istituzioni

“Esprimo la più ferma condanna contro gli atti vandalici e le scritte ai danni del Gay Center a Roma. Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omofobo da parte di un branco di giovanissimi. Urge incrementare l’educazione al rispetto e all’accettazione dell’altro, nel Lazio così come in tutto il Paese”. Lo ha scritto sui social il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. 

Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri non ha fatto mancare la sua solidarietà e la condanna dell’aggressione. 

 

 

 

 

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