Stavolta a cadere non è stato il solito palo con telecamera pronto a scattare qualche foto per realizzare una multa per eccesso di velocità, no, in questo caso a cadere è il personaggio del momento, colui che è arrivato alla ribalta nazionale facendo strage di questi apparecchi, operando nel cuore della notte, con un taglio chirurgico: Fleximan.
Quello che per molti è diventato un eroe, simbolo di una qualche sorta di rivolta contro il sistema spietato nel vessare il prossimo con i modi più biechi, è stato acciuffato in Piemonte, nella zona di Ossola, grazie all’intervento dei carabinieri della Stazione di Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo. I militari hanno identificato e denunciato per danneggiamento aggravato un 50enne cittadino ossolano.
Uno dei tanti
Alla prima sensazione parrebbe che l’uomo identificato come Fleximan, non sia colui che sta gettando nel panico il Veneto, con oltre quindici autovelox distrutti, ma un suo imitatore. Il cinquantenne ossolano, infatti, sarebbe reo di aver abbattuto un paio di macchinette nella sua zona di residenza. Il fatto ulteriore è che, probabilmente, potrebbe trattarsi di colui che ha fatto scattare la scintilla e che ha portato altri a compiere queste azioni in altre parti d’Italia.
L’uomo in questione avrebbe agito nel mese di novembre, quando il caso non era ancora balzato alle cronache nazionali, con le sue “vittime” collocate a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Intanto, l’uomo è stato beccato perché ha sottovalutato la tecnologia, infatti sul posto erano presenti telecamere di videosorveglianza che hanno messo in evidenza elementi utili per identificarlo. Fatali, dunque, le indagini sulle due colonnine posizionate lungo la SS 337 nel comune di Druogno, che erano state divelte e appoggiate a terra, con il modus operandi tipico del Fleximan che tutti – ormai – conoscono.
Alla caccia di Fleximan
Nell’ultimo episodio di Fleximan in Veneto, è comparso un biglietto attaccato con un nastro adesivo: “Fleximan sta arrivando“, scritto in stampatello. Questo accadeva pochi giorni fa, quindi è probabile che lo strano personaggio stia aspettando una nuova buona occasione per compiere la sua pericolosa missione. Intanto, le indagini vanno avanti fitte. Sono tre le Procure della regione che hanno iniziato gli accertamenti su Fleximan ed eventuali sui suoi epigoni.
Oltre alla città di Padova, nella quale è comparso un murales in suo omaggio con Uma Thurman nei panni dell’eroina di “Kill Bill” con la spada in una mano e l’autovelox divelto nell’altra, si sono mosse anche Rovigo e Treviso. In quest’ultimo caso il procuratore Marco Martani ha anche evidenziato che eventuali espressioni di sostegno alle gesta dell’anonimo giustiziere potrebbero configurare l’accusa di apologia di reato.
Non solo Fleximan
Non ci sarebbero solo Fleximan e i suoi emuli in giro, ma anche altri soggetti in cerca di ribalta e vogliosi di compiere piccole rivendicazioni contro le amministrazioni locali. Sempre in Veneto si è affacciato alle cronache Dossoman, colui che avrebbe eliminato un dosso artificiale appena nato da una strada, e altri ancora che stanno seminando il panico in varie parti dello Stivale. Intanto, alcuni automobilisti esultano, pensando di aver scoperto degli alleati e degli eroi per affrontare la dura quotidianità.