AGI – Alessandro Impagnatiello, il 30enne ex barman in un hotel di lusso che il 27 maggio dello scorso anno uccise la fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, con 37 coltellate, è presente in corte d’assise a Milano per il processo che lo vede imputato di omicidio pluriaggravato, interruzione di gravidanza e vilipendio di cadavere. Detenuto a San Vittore, l’uomo è arrivato accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria, indossando un giaccone scuro, jeans e scarpe da ginnastica. In aula è presente anche la sorella di Giulia Tramontano.
“La famiglia di Giulia si augura che la condotta di Impagnatiello sia sanzionata come merita”, ha dichiarato l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale di parte civile della famiglia Tramontano.
Prima che l’udienza avesse inizio, grazie all’intervento del presidente del Tribunale, Fabio Roia, si è trovata un’aula più ampia che potesse consentire ai cronisti e ai semplici curiosi di poter assistere al dibattimento. Quella della corte d’assise, infatti, era troppo piccola al punto che le parte processuali e i rispettivi collaboratori non riuscivano a trovare spazio per accomodarsi. Dopo una breve sospensione il processo riprenderà sulle questioni delle costituzioni di parte civile e dell’ammissione prove.