AGI – Stenta a decollare il 2024 di Wall Street che ha chiuso in calo anche la seconda seduta dell’anno. Dopo i forti guadagni del 2023 gli investitori si mantengono cauti, ingolositi dal ‘profit taking’ e in cerca di indicazioni più precise sulla tempistica dell’allentamento monetario.
I verbali del direttivo della Fed del 12-13 scorsi hanno reso palese che i governatori sono sempre più convinti che l’inflazione sia sotto controllo e preoccupati per i danni che una politica monetaria “eccessivamente restrittiva” potrebbe arrecare all’economia, ma non hanno chiarito quando potrebbero iniziare i tagli dei tassi. Secondo i dati preliminari, il Dow Jones ha ceduto lo 0,76% a 37.430 punti, l’S&P 500 lo 0,82% a 4.704 e il Nasdaq l’1,18% a 14.592.
I titoli delle compagnie aeree sono stati tra i più penalizzati dagli operatori. Il comparto ha pagato il balzo del prezzo del petrolio, con il prezzo del Wti fissato in rialzo del 3,29% sulla scia dell’interruzione dell’attivita’ del principale giacimento petrolifero libico e delle crescenti tensioni in Medio Oriente. United Airlines ha perso il 2,92%, Delta Airlines il 4,25% e American Airlines il 3,65%.
A beneficiare della corsa del greggio è stato invece il comparto energetico con Chevron su dell’1,94%, ConocoPhillips del 2,10% e Marathon Oil del 2,29%. Deboli i finanziari: Charles Schwab ha perso il 2,95% e Blackstone il 4,68% dopo che Goldman Sachs ha abbassato a ‘neutral’ da ‘buy’ il giudizio sui due titoli.