AGI – L‘indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona chiude il 2023 in contrazione, a dicembre 2023 è aumentato leggermente a 44,4 punti, superando le stime preliminari di 44,2, ma è rimasto comunque lontano dalla soglia dei 50 che indica una fasce di crescita. Prosegue dunque la perdita di produzione e posti di lavoro in Europa, va avanti per il settimo mese consecutivo.
Alcuni sottoindici hanno mostrato dei segnali di miglioramento, con la riduzione dei nuovi ordini e l’allentamento dell’attività di acquisto, mentre la fiducia delle imprese ha raggiunto il livello più alto in otto mesi. Nonostante questo, i produttori di beni dell’area euro hanno continuato a ridurre le scorte a causa della debole domanda, mentre i tempi di consegna dei fornitori sono migliorati, indicando una maggiore capacità disponibile.
A pesare ci sono sempre i contraccolpi dei focolai di tensione globale tra Ucraina e Medio Oriente, con l’inflazione – seppur in calo negli ultimi mesi – e gli alti tassi di interesse a pesare sul mercato.
In Italia l’indice Pmi manifatturiero è aumentato a 45,3 punti a dicembre rispetto ai 44,4 punti di novembre 2023. Sia la produzione che i nuovi ordini sono diminuiti, anche se a un ritmo più contenuto. Mente le nuove esportazioni sono scese al ritmo più lento in cinque mesi e la produzione è diminuita meno in tre mesi. Le imprese hanno segnalato capacità inutilizzata, ma hanno esercitato cautela nelle loro decisioni di assunzione.
L’indice Pmi manifatturiero della Francia è sceso a 42,1 a dicembre, contro i 42,9 punti di novembre. Il livello è lievemente superiore ai 42 punti. In Germania il dato è salito a 43,3 punti a dicembre, contro i 42,6 di novembre. L’aumento è superiore alle attese, che indicavano un livello di 43,1 punti.
L’S&P Global UK Manufacturing Pmi invece ha registrato a dicembre 2023 un risultato di 46,2 punti, leggermente al di sotto della stima preliminare di 46,4 e in calo rispetto al massimo di sette mesi di novembre di 47,2.
La produzione manifatturiera è diminuita per il decimo mese consecutivo, spinta dalla flessione nei sottosettori dei beni di consumo e intermedi. Mentre in Spagna il dato è sceso a 46,2 punti a dicembre 2023 da 46,3 a novembre, una rilevazione al di sotto delle previsioni del mercato di 47.