Nel sud-est asiatico il 2024 è iniziato con un lunga serie di terremoti. L’agenzia meteorologica del Giappone (Jma) ha segnalato che poco più di un’ora e mezza ci sono state 21 scosse di terremoto di magnitudo 4 o superiore poco al largo della costa centro-occidentale del paese nipponico. La più forte è stata di magnitudo 7.5 (seguita dopo poco da una di magnitudo 6.2), che ha fatto crollare diverse case e pali della luce. Le autorità hanno dichiarato un’allerta tsunami e a ordinare l’evacuazione della zona colpita nella prefettura di Ishikawa ad una profondità di 10 chilometri: “Tutti i residenti devono evacuare immediatamente su terreni più elevati”, ha dichiarato l’emittente nazionale Nhk dopo che il terremoto ha colpito la regione di Noto, nella prefettura di Ishikawa, intorno alle 16:10 ora locale (le 8:10 in Italia).

Le prime onde, alte circa 1,2 metri, anomale stanno sono già arrivate al porto di Wajima, sulla penisola di Noto, all’estremità settentrionale della prefettura di Ishikawa. La Jma ha avvertito in mattinata che le onde potrebbero raggiungere fino a cinque metri di altezza.

L’allerta tsunami con conseguente evacuazione della popolazione in alcune zone è stata dichiarata sull’isola russa di Sakhalin, nella città di Vladivostok e nella vicina Nakhodka, nell’Oceano Pacifico settentrionale.