AGI – Sul suo profilo Facebook personale aveva postato una sorta di conto alla rovescia fissando il momento in cui avrebbe prima ucciso l’ex compagna e poi se stesso. Un sessantenne è finito in carcere a Uta (Cagliari) per stalking, dopo aver perseguitato per mesi una donna di 36 anni che aveva interrotto la relazione con lui. La vittima, che si era rivolta ai carabinieri, aveva anche ricevuto minacce nel caso avesse deciso di frequentare altri uomini: “Tu prova e vedrai cosa ti succede”, si era sentita dire.
L’8 novembre scorso la donna, che risiede in un paese del Medio Campidano, si era presentata in caserma dai carabinieri per denunciare le persecuzioni che l’avevano costretta a cambiare le proprie abitudini e a vivere in uno stato costante di ansia e paura. Era stata presentata una richiesta di ammonimento del questore nei confronti del sessantenne, che la controllava in continuazione, inducendola a farsi accompagnare da conoscenti, amici e parenti per timore di aggressioni.
Dopo la denuncia i carabinieri hanno avviato una vigilanza sistematica sia sul luogo di lavoro sia sull’abitazione della donna, ma la presenza dei militari non aveva scoraggiato l’ex che si era appostato in strada e postato il minaccioso ‘countdown’ su Fb. A quel punto la vigilanza dei carabinieri si è intensificata. I militari sono intervenuti a una fermata dell’autobus, ieri sera attorno alle 22, dove la donna attendeva i mezzi pubblici per rincasare.
Qui l’ex compagno l’ha avvicinata per chiedere spiegazioni sulla fine della relazione e pretendere un ultimo incontro chiarificatore. I militari l’hanno subito fermato e condotto a Uta per atti persecutori. L’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, considerata la pericolosità dell’indagato.