AGI – Il Bologna continua a volare e sognare, batte anche la Roma nello scontro diretto per la Champions League e si riprende il quarto posto in classifica scavalcando di nuovo Napoli e Fiorentina. Al Dall’Ara finisce 2-0 grazie alla rete di Moro nel primo tempo e all’autogol di Kristensen nella ripresa: la squadra di Thiago Motta sale cosi’ a 28 punti in classifica, mentre gli uomini di Mourinho tornano a perdere in campionato dopo cinque risultati utili di fila restando fermi a quota 25.
Intensità, falli e tanta tensione la fanno da padrone nella prima parte di gara, in cui succede veramente pochissimo nei pressi delle due aree di rigore. Il primo squillo è dei giallorossi e arriva al 31′, quando Belotti stacca di testa su cross di Kristensen trovando una buona parata di Ravaglia. Una manciata di minuti più tardi, dall’altra parte, arriva il vantaggio rossoblu: Ndoye scappa sulla destra sorprendendo la difesa giallorossa, mette al centro per l’accorrente Moro che tutto solo da pochi passi non può fallire l’1-0.
In apertura di ripresa il Bologna trova anche il raddoppio grazie all’autogol di Kristensen, sfortunato nella carambola con Ndoye e Rui Patricio sul cross basso da destra di Ferguson. La Roma prova a reagire di nervi ma trova una difesa compatta e ben organizzata, capace di concedere pochissimi spazi pericolosi: al 69′ Pellegrini ci prova con un destro dall’interno dell’area, murato da un provvidenziale Lucumì. La chance per riaprire la gara i giallorossi l’avrebbero all’80’, ma Belotti si lascia ipnotizzare da Ravaglia a tu per tu dopo una bella azione in verticale.
Sconfitta netta e senza attenuanti per la Roma che esce da Bologna ridimensionata e con una grana in più: Renato Sanches. Il portoghese, ‘pallino’ del direttore sportivo Thiago Pinto e speranza giallorossa, entra nella ripresa per uno spento Spinazzola ma resta in campo meno di venti minuti.
A sorpresa – soprattutto sua – Mourinho lo fa uscire sostituendolo con Edoardo Bove al 64′. Mistero sul motivo del cambio, ma è probabile che Mou lo abbia sostituito perché non gradiva il suo atteggiamento in campo (prime quattro palle giocate: tre perse malamente e la quarta persa dopo aver commesso un fallo). Difficile a questo punto pensare che il futuro dell’ex enfant prodige di Euro 2016 sia ancora a Roma l’anno prossimo, indipendentemente dal suo stato di salute e di tanti infortuni a cui è soggetto.
AGI – Il Bologna continua a volare e sognare, batte anche la Roma nello scontro diretto per la Champions League e si riprende il quarto posto in classifica scavalcando di nuovo Napoli e Fiorentina. Al Dall’Ara finisce 2-0 grazie alla rete di Moro nel primo tempo e all’autogol di Kristensen nella ripresa: la squadra di Thiago Motta sale cosi’ a 28 punti in classifica, mentre gli uomini di Mourinho tornano a perdere in campionato dopo cinque risultati utili di fila restando fermi a quota 25.
Intensità, falli e tanta tensione la fanno da padrone nella prima parte di gara, in cui succede veramente pochissimo nei pressi delle due aree di rigore. Il primo squillo è dei giallorossi e arriva al 31′, quando Belotti stacca di testa su cross di Kristensen trovando una buona parata di Ravaglia. Una manciata di minuti più tardi, dall’altra parte, arriva il vantaggio rossoblu: Ndoye scappa sulla destra sorprendendo la difesa giallorossa, mette al centro per l’accorrente Moro che tutto solo da pochi passi non può fallire l’1-0.
In apertura di ripresa il Bologna trova anche il raddoppio grazie all’autogol di Kristensen, sfortunato nella carambola con Ndoye e Rui Patricio sul cross basso da destra di Ferguson. La Roma prova a reagire di nervi ma trova una difesa compatta e ben organizzata, capace di concedere pochissimi spazi pericolosi: al 69′ Pellegrini ci prova con un destro dall’interno dell’area, murato da un provvidenziale Lucumì. La chance per riaprire la gara i giallorossi l’avrebbero all’80’, ma Belotti si lascia ipnotizzare da Ravaglia a tu per tu dopo una bella azione in verticale.
Sconfitta netta e senza attenuanti per la Roma che esce da Bologna ridimensionata e con una grana in più: Renato Sanches. Il portoghese, ‘pallino’ del direttore sportivo Thiago Pinto e speranza giallorossa, entra nella ripresa per uno spento Spinazzola ma resta in campo meno di venti minuti.
A sorpresa – soprattutto sua – Mourinho lo fa uscire sostituendolo con Edoardo Bove al 64′. Mistero sul motivo del cambio, ma è probabile che Mou lo abbia sostituito perché non gradiva il suo atteggiamento in campo (prime quattro palle giocate: tre perse malamente e la quarta persa dopo aver commesso un fallo). Difficile a questo punto pensare che il futuro dell’ex enfant prodige di Euro 2016 sia ancora a Roma l’anno prossimo, indipendentemente dal suo stato di salute e di tanti infortuni a cui è soggetto.