Con la stagione 2023 appena terminata, il 2024 sembra l’anno dei cambiamenti per molti piloti che si scambiano selle e tute, rivoluzionando quell’assetto che da un paio di campionati era ben delineato. E mentre abbiamo ancora negli occhi il trionfo di Àlvaro Bautista e della Ducati Panigale V4 del team Aruba.it, l’attenzione è accesa sui passaggi e i nuovi arrivi nella classe regina delle moto di produzione.
Iannone in Ducati
Su tutti spicca l’ingresso in Superbike di Andrea Iannone che dalla prossima stagione difenderà i colori del team GoEleven, un rientro che tiene banco già dall’estate e che fa sicuramente chiacchierare e luccicare gli occhi di tutti gli appassionati, curiosi di vedere cosa farà il fenomeno di Vasto con la Panigale della squadra di Cherasco. Da quando è passato alle moto di Borgo Panigale, il team diretto da Gianni Ramello ha trovato piloti giusti e motivati come Michael Ruben Rinaldi con cui si è tolto delle soddisfazioni, vincendo una gara nel 2020 ad Aragòn.
Lo stesso Rinaldi, in uscita dalla squadra campione del mondo, non ne vuole sapere di mollare il marchio e guiderà la V4 del team Motocorsa con cui un altro italiano, Axel Bassani è maturato sportivamente confezionando le sue migliori stagioni, salendo quattro volte sul podio. Tali prestazioni gli sono valse la fiducia del team Kawasaki che, lasciato libero Rea nonostante un contratto che lo legava alla casa di Akashi fino a tutto il 2024, ha optato per il pilota di Feltre che passa così da una squadra indipendente ad un reparto corse ufficiale. Al suo fianco troverà Alex Lowes che, non avendo offerte e dopo essersi guardato attentamente attorno, ha convenuto di legarsi ancora alla marca giapponese, evitando di andare a far numero da qualche altra parte.
‘Tutta colpa’ di Razgatlioglu
Ad innescare la giostra degli spostamenti è stato il passaggio di Toprak Razgatlioglu in BMW. Il campione 2021 è approdato ai tedeschi che insieme ad una congrua offerta, hanno profilato al turco garanzie vincenti. Dividerà il box con Michael van der Mark, mentre Scott Redding è stato dirottato nel team Bonovo Action dove sulle BMW indipendenti, farà coppia con Garret Gerloff.
La casella libera in Yamaha ha quindi fatto muovere Jonathan Rea che si è accomodato sulla moto che tre stagioni fa ha interrotto il suo regno dopo ben sei anni. Al fianco del nordirlandese è rimasto Andrea Locatelli che, imitando Lowes, sperava di diventare il pilota di riferimento di Pata Yamaha Prometeon con cui è sotto contratto fino a tutto il 2025. Dopo il positivo debutto di Dominic Aegerter in Superbike, il team GRT ha confermato la line-up di quest’anno che insieme all’elvetico conta l’australiano Remy Gardner e per quanto riguarda gli altri due team Yamaha indipendenti, la squadra italiana Motoxracing ha confermato Bradley Ray da Motoxracing, mentre alla corte di monsieur Christophe Guyot arriverà Philip Ottl che ha siglato con i transalpini di GMT94 al posto di Lorenzo Baldassarri.
Le conferme di Honda e Ducati
Sul versante Honda, HRC continuerà con gli spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge, mentre la squadra MIE Racing Honda, team di Midori Moriwaki, ha promosso in top class i suoi piloti della Supersport Tarran Mackeknzie e Adam Norrodin. Con ben altro respiro, la manovra di promozione è stata attuata anche da Ducati che ha deciso di affiancare a Bautista, Nicolò Bulega, fresco di titolo mondiale WorldSSP per una coppia di piloti tutta iridata. L’italiano non sarà il solo campione supersport ad approdare nella massima serie.
Con l’ingresso del team Mark VDS Ducati, Sam Lowes che vinse la categoria cadetta nel 2013, tornerà fra le derivate di serie dopo dieci stagioni nel Motomondiale. Tra le Ducati, team Barni non poteva non tenersi stretto Danilo Petrucci che lo scorso anno ha riportato sul podio la squadra bergamasca sul podio dopo qualche stagione opaca passate a lottare nelle retrovie.
Gli ultimi posti liberi
Ci sono ancora tre caselle vuote per tre team che non hanno ancora un nome certo da stampare sul pass pilota. Il team Puccetti dovrà far accomodare qualcuno in grado di valorizzare gli sforzi della compagine di Reggio Emilia, che gode di un supporto Kawasaki oltre che della grande esperienza accumulata negli anni.
Stessa incognita per il team di Lucio Pedercini, squadra più anziana in Superbike e ormai volto storico di questo paddock, che ancora non ha trovato chi far salire in sella alla sua “verdona”, come i colleghi di marca del team Orelac, che dopo aver spedito Oliver König dati gli scarsi risultati, attendono di firmare un contratto con una altro pilota. A due anni di distanza dal debutto in Superbike, il team privato Bmax Racing che ha portato al mondiale la sua BMW con il talentuoso Gabriele Ruiu, è in attesa di conoscere in che formula prenderà parte al campionato.