AGI – Il gup Roberto Saulino ha rinviato a giudizio Claudio Campiti, l’uomo che l’11 dicembre del 2022 ha aperto il fuoco durante una riunione del consorzio Valleverde in un gazebo di via Monte Gilberto, a Fidene, a Roma, uccidendo quattro donne, Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi, Sabina Sperandio e Fabiana De Angelis.
Le accuse contestate a Campiti sono quelle di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, di tentato omicidio di altre cinque persone sedute al tavolo del consiglio di amministrazione del consorzio e di lesioni personali derivate dal trauma psicologico subito dai sopravvissuti. La prima udienza è prevista per il prossimo 5 febbraio davanti alla prima corte d’assise.
Ministero dell’Interno, ministero della Difesa e il Poligono di Roma figurano nel procedimento come responsabili civili. Il giudice ha invece escluso la responsabilità dell’Unione italiana tiro a segno.
Oltre che per Campiti la procura ha chiesto il processo anche per il presidente della Sezione Tiro a Segno Nazionale di Roma e un dipendente addetto al locale dell’armeria del Poligono di tiro di Tor di Quinto a Roma dove l’11 dicembre 2022 Campiti prese l’arma utilizzata poi per compiere la strage. Entrambi – accusati di reati omissivi -, hanno però scelto di rinunciare all’udienza preliminare andando direttamente a giudizio con la prima data del processo fissata nel 2024.