Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fatto sapere di essere impegnato nella valutazione di tutte le soluzioni tecniche percorribili per consentire la continuità della Holostem, prima società al mondo ad aver portato sul mercato un prodotto a base di cellule staminali e primo laboratorio in cui sono stati curati bambini affetti da epidermiolisi bollosa. L’azienda, che opera nel settore della ricerca e allo sviluppo di prodotti per terapie avanzate basate su colture di cellule staminali epiteliali, era stata messa in liquidazione dopo l’improvvisa decisione del suo maggiore investitore, la Chiesi farmaceutici, di ritirare i finanziamenti.
A seguito della messa in liquidazione, la Fondazione Enea Tech e Biomedical aveva deciso di intervenire a sotegno della Holostem, perchè le difficoltà finanziarie non frenassero la ricerca. La Fondazione ha così proposto al ministero un progetto volto all’acquisizione dell’azienda, con un finanziamento di 17 milioni. Una soluzione a cui però – come avevamo spiegato sul Foglio – manca la firma di approvazione del dicastero che sblocchi la pratica per il salvataggio del polo di ricerca. Il Mimit, dopo aver rilevato alcune criticità nell’attuale impostazione del piano di acquisizione, ha voluto comunicare il suo impegno nel garantire la sostenibilità di una struttura di ricerca altamente specializzata anche mediante il coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Invitalia.