Di biciclette pieghevoli ne esistono ormai tantissimi modelli. Orientarsi è diventato sempre più difficile e scegliere quello più adatto alle nostre esigenze altrettanto complicato. Possiamo però operare delle distinzioni in grado di aiutarci in questo compito: prima di tutto dobbiamo capire se ci interessano modelli a pedalata assistita oppure no, secondariamente concentrarci sul meccanismo di piegatura che vogliamo, il quale andrebbe preferibilmente prima testato.
Questo perché, come abbiamo detto in un nostro precedente articolo, la piegatura è una funzione spesso sopravvalutata in una bici: ci sono casi e situazioni in cui risulta utilissima, ma l’errore dell’utente medio (compreso il sottoscritto in passato) è di solito quello di sovrastimarne utilità e comodità. Nella maggior parte delle situazioni la piegatura non apporta vantaggi così evidenti da metterla in pole-position tra i criteri di scelta, molto meglio puntare su altri parametri quali ad esempio la leggerezza. Tra poco però vedremo il caso di una bici che coniuga entrambi questi aspetti.
Il mondo delle pieghevoli
Se pensiamo che una bici pieghevole faccia al caso nostro, abbiamo davvero un ventaglio di opzioni enorme da cui scegliere. Una volta deciso se puntare su modelli a pedalata assistita oppure no, dobbiamo capire il meccanismo che fa per noi. Ne esistono fondamentalmente tre tipologie:
piegatura orizzontale del telaio;
piegatura verticale del telaio;
sistema di avvicinamento ruote
Il più diffuso è certamente il primo dei tre ed è il classico meccanismo a libro. Il secondo è molto meno diffuso e riguarda modelli estremamente compatti con ruote dal diametro ridottissimo. Il terzo è un sistema quasi sperimentale, poche bici lo adottano ma presenta alcuni vantaggi indiscutibili.
A questo punto ricordiamo di nuovo l’importanza di provare il meccanismo, di vedere quanto è comodo, quanto ci mettiamo a completare l’operazione di chiusura, se i cavi danno problemi, quanti passaggi ci sono da fare. I modelli Brompton ad esempio hanno qualche passaggio in più ma il risultato finale è una bici estremamente compatta e maneggevole da portare via. Non siate avari, scegliete modelli con un meccanismo semplice e che funzioni bene, il rischio altrimenti è quello di non sfruttare a dovere il vostro acquisto.
Una volta provato il meccanismo dovreste anche provare la bici: si, perché la grandezza delle ruote potrebbe avere un ruolo non indifferente in tutta la questione, e i modelli pieghevoli sono di solito dotati di ruote molto piccole (12 o 14”). Potremmo non farci caso, ma guidare biciclette di questo tipo non è così comodo come pensiamo e alla lunga potrebbe stufarci.
Fonte: https://bastillecycles.com/La maggior parte delle bici pieghevoli monta ruote sotto i 16″ di diametro, la Bastille invece da 27,5″.
Bastille, caratteristiche e prezzo
Per fortuna esistono anche modelli pieghevoli con ruote grandi. Una di loro è la nuova Bastille, una bici davvero interessante perché unisce anche la leggerezza a questa sua principale caratteristica. Non è un modello elettrico, quindi l’assenza di batteria e motore la fa attestare sui 15 kg complessivi. Il meccanismo di piegatura del telaio è innovativo (e brevettato), combina una serie di giunti a piegatura verticale che coinvolgono anche sellino, manubrio e pedali, restituendo una bici estremamente compatta in massimo 10 secondi.
Le due ruote da 27,5” si sovrappongono, il sellino si piega all’indietro, il manubrio ruota di 90 gradi e i pedali fanno altrettanto. Il risultato è una bici il cui ingombro è di L88 x P33 x H74 cm, non male per un modello di dimensioni classiche. I cavi non danno fastidio durante la piegatura, sono integrati nel telaio come le luci posteriori ed anteriori, altro elemento solitamente critico.
Completano il quadro il cambio a tre velocità, pneumatici antiforatura, custodia compresa nel prezzo e due anni di garanzia.
Il punto a mio avviso critico è la portabilità della bici una volta piegata, problema che peraltro riscontriamo nella maggior parte dei modelli folding. Non pensiate di andarci a fare la spesa o girare per negozi con la Bastille ripiegata, lo scopo della sua compattezza è soprattutto pensato per riporla in punti stretti. La mancanza di una forcella anteriore inoltre potrebbe inoltre allontanare alcuni acquirenti ma dopotutto si tratta di una bici che punta su altri aspetti. Bastille viene proposta a un prezzo di listino pari a 2.590 euro e la consegna è prevista per marzo 2024. Se siete interessati si può già pre-ordinare sul sito ufficiale.