AGI – Senza pista da bob, con il rischio che non sarà riattivata nemmeno per i Giochi di Milano-Cortina 2026 e costretti a emigrare da oltre dieci anni nelle piste all’estero, i bobbisti italiani oggi hanno compiuto l’impresa. Il pilota Patrick Baumgartner ha riportato il bob a quattro sul podio in Coppa del mondo dopo ben 18 anni.
Una vera impresa se si considerano le condizioni di preparazione. Sulla pista olimpica di Yanqing in Cina, il pilota altoatesino ed Eric Fantazzini, Robert Mircea e Lorenzo Bilotti, si sono classificati secondi alle spalle della Germania dell’equipaggio guidato da Johannes Lochner.
Il bob italiano dopo le due manche è giunto a soli 31 centesimi dalla vittoria. Terzo, a un centesimo dall’Italia, il secondo bob teutonico guidato dal campione olimpico in carica Francesco Friedrich.
L’ultimo podio nel bob a quattro, un terzo posto, il 20 novembre 2005 a Lake Placid con Simone Bertazzo (pilota), Luca Ottolino, Matteo Torchio e Giorgio Morbidelli (frenatori). L’ultima vittoria, quella del 5 febbraio 2011 a Cesana, sempre di Bertazzo con Matteo Torchio.
Il piccolo grande ‘miracolo’ dell’Italia del bob si realizza sulla pista di Yanqing dove nel febbraio dello scorso anno alle Olimpiadi di Pechino gli equipaggi azzurri finirono ‘esimi’. Il miglior risultato era stato un quindicesimo posto nel bob a quattro.
Oggi lo stesso bob a quattro – qualche modifica nei componenti – è salito sul podio in Coppa del mondo per un secondo posto che ha il sapore dell”impresa’ considerando che in Italia da almeno dodici anni non ci sono budelli ghiacciati per allenarsi nel bob.
Una dozzina d’anni fa la pista di Cesana Pariol è stata chiusa. In un momento particolarmente delicato per decidere se riattivare o meno il tracciato di Cesana nel Torinese in vista dei Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 è arrivato questo podio centrato dal pilota Patrick Baumgartner. “E’ il frutto del grande lavoro che tutta la squadra fa ogni giorno, ce lo aspettavamo, anche se forse non così presto”, ha detto il pilota azzurro.
In queste settimane in Italia è forte il dibattito sulla pista da bob. Dopo l’abbandono del progetto di costruire la nuova pista ‘Eugenio Monti’ a Cortina d’Ampezzo causa i costi lievitati rispetto alla stima iniziale, è in corso uno studio di fattibilità e sempre di spesa da affrontare per ripristinare il tracciato che nel febbraio del 2006 ospitò le gare olimpiche di Torino.
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, spera di poter riattivare la pista torinese, il Comitato Olimpico Internazionale ha detto che serve una pista dove già si svolge attività. La decisione finale dovrebbe arrivare il 5 dicembre. Pronte a ospitare le prove olimpiche di bob, slittino e skeleton, in primis Sankt Moritz ma anche Igls/Innsbruck e da qualche giorno anche la Germania.
L’Italia del bob, storica e vittoriosa disciplina (su tutti quelli del ‘Rosso volante’ Eugenio Monti), ma anche dello slittino, altra fucina di medaglie (vedasi le sei medaglie olimpiche e le dieci Coppe del mondo di Armin Zoeggeler) e ora dello skeleton, è stata costretta ed emigrare all’estero per le costose discese di preparazione.
Il bob si allena spesso a Lillehammer, lo slittino si allena anche in Lettonia e in stagione cerca qualche disponibilità tra Austria e l”off-limits’ Germania. Il direttore tecnico Maurizio Oioli nel dire, “siamo contentissimi ed emozionati”, ha voluto ringraziare la federazione “che ha creduto nel progetto e ci permesso di lavorare in modo serio” aggiungendo:”Siamo fra i primi due dell’Olimpiade dell’anno scorso e questo ci permette di capire il nostro livello di competitività e di sperare bene per il resto della stagione”.
Il secondo posto di Baumgartner, uno dei pochi piloti di bob che l’Italia dispone in questo momento, e’ arrivato a quasi diciassette anni dall’ultimo podio nel bob a quattro in Coppa del mondo. Dopo il terzo posto del 20 novembre 2005 a Lake Placid ottenuto da Simone Bertazzo (pilota), Luca Ottolino, Matteo Torchio e Giorgio Morbidelli (frenatori), c’e’ stato quello del 17 dicembre 2006 sempre nella località statunitense: Fabrizio Tosini assieme a Ivan Giordani, Mirko Turri e Danilo Santarsiero giunsero secondo nella gara vinta dalla Russia, attualmente assente per i noti motivi legati alle sanzioni.
AGI – Senza pista da bob, con il rischio che non sarà riattivata nemmeno per i Giochi di Milano-Cortina 2026 e costretti a emigrare da oltre dieci anni nelle piste all’estero, i bobbisti italiani oggi hanno compiuto l’impresa. Il pilota Patrick Baumgartner ha riportato il bob a quattro sul podio in Coppa del mondo dopo ben 18 anni.
Una vera impresa se si considerano le condizioni di preparazione. Sulla pista olimpica di Yanqing in Cina, il pilota altoatesino ed Eric Fantazzini, Robert Mircea e Lorenzo Bilotti, si sono classificati secondi alle spalle della Germania dell’equipaggio guidato da Johannes Lochner.
Il bob italiano dopo le due manche è giunto a soli 31 centesimi dalla vittoria. Terzo, a un centesimo dall’Italia, il secondo bob teutonico guidato dal campione olimpico in carica Francesco Friedrich.
L’ultimo podio nel bob a quattro, un terzo posto, il 20 novembre 2005 a Lake Placid con Simone Bertazzo (pilota), Luca Ottolino, Matteo Torchio e Giorgio Morbidelli (frenatori). L’ultima vittoria, quella del 5 febbraio 2011 a Cesana, sempre di Bertazzo con Matteo Torchio.
Il piccolo grande ‘miracolo’ dell’Italia del bob si realizza sulla pista di Yanqing dove nel febbraio dello scorso anno alle Olimpiadi di Pechino gli equipaggi azzurri finirono ‘esimi’. Il miglior risultato era stato un quindicesimo posto nel bob a quattro.
Oggi lo stesso bob a quattro – qualche modifica nei componenti – è salito sul podio in Coppa del mondo per un secondo posto che ha il sapore dell”impresa’ considerando che in Italia da almeno dodici anni non ci sono budelli ghiacciati per allenarsi nel bob.
Una dozzina d’anni fa la pista di Cesana Pariol è stata chiusa. In un momento particolarmente delicato per decidere se riattivare o meno il tracciato di Cesana nel Torinese in vista dei Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 è arrivato questo podio centrato dal pilota Patrick Baumgartner. “E’ il frutto del grande lavoro che tutta la squadra fa ogni giorno, ce lo aspettavamo, anche se forse non così presto”, ha detto il pilota azzurro.
In queste settimane in Italia è forte il dibattito sulla pista da bob. Dopo l’abbandono del progetto di costruire la nuova pista ‘Eugenio Monti’ a Cortina d’Ampezzo causa i costi lievitati rispetto alla stima iniziale, è in corso uno studio di fattibilità e sempre di spesa da affrontare per ripristinare il tracciato che nel febbraio del 2006 ospitò le gare olimpiche di Torino.
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, spera di poter riattivare la pista torinese, il Comitato Olimpico Internazionale ha detto che serve una pista dove già si svolge attività. La decisione finale dovrebbe arrivare il 5 dicembre. Pronte a ospitare le prove olimpiche di bob, slittino e skeleton, in primis Sankt Moritz ma anche Igls/Innsbruck e da qualche giorno anche la Germania.
L’Italia del bob, storica e vittoriosa disciplina (su tutti quelli del ‘Rosso volante’ Eugenio Monti), ma anche dello slittino, altra fucina di medaglie (vedasi le sei medaglie olimpiche e le dieci Coppe del mondo di Armin Zoeggeler) e ora dello skeleton, è stata costretta ed emigrare all’estero per le costose discese di preparazione.
Il bob si allena spesso a Lillehammer, lo slittino si allena anche in Lettonia e in stagione cerca qualche disponibilità tra Austria e l”off-limits’ Germania. Il direttore tecnico Maurizio Oioli nel dire, “siamo contentissimi ed emozionati”, ha voluto ringraziare la federazione “che ha creduto nel progetto e ci permesso di lavorare in modo serio” aggiungendo:”Siamo fra i primi due dell’Olimpiade dell’anno scorso e questo ci permette di capire il nostro livello di competitività e di sperare bene per il resto della stagione”.
Il secondo posto di Baumgartner, uno dei pochi piloti di bob che l’Italia dispone in questo momento, e’ arrivato a quasi diciassette anni dall’ultimo podio nel bob a quattro in Coppa del mondo. Dopo il terzo posto del 20 novembre 2005 a Lake Placid ottenuto da Simone Bertazzo (pilota), Luca Ottolino, Matteo Torchio e Giorgio Morbidelli (frenatori), c’e’ stato quello del 17 dicembre 2006 sempre nella località statunitense: Fabrizio Tosini assieme a Ivan Giordani, Mirko Turri e Danilo Santarsiero giunsero secondo nella gara vinta dalla Russia, attualmente assente per i noti motivi legati alle sanzioni.