• 26 Novembre 2024 6:33

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

MotoGP: in Qatar il primo matchpoint per Bagnaia

Nov 15, 2023

Archiviata la Malesia, per la MotoGP è subito tempo di scendere nuovamente in pista a Lusail per il Gran Premio del Qatar, penultimo round della stagione, che può già rivelarsi decisivo per l’assegnazione del titolo iridato. Il diciannovesimo appuntamento del calendario, infatti, rappresenta anche il primo matchpoint per Francesco Bagnaia, attualmente in vantaggio di 14 lunghezze su Jorge Martín in classifica generale.

Tuttavia, entrambi i piloti sono a rischio: dopo lo spagnolo, anche ‘Pecco’ ha ricevuto un warning per la pressione delle gomme. Una situazione che ristabilisce (in parte) l’equilibrio tra i due, che ora dovranno stare molto attenti a gestire gli pneumatici per evitare sanzioni: la prossima infrazione, infatti, costerà 3” di penalità. Guai, quindi, ad abbassare la guardia.

Bagnaia, primo matchpoint mondiale

L’ultimo Gran Premio ha dimostrato ancora una volta ‒ qualora ce ne fosse bisogno ‒ che quest’anno le gare sanno essere davvero imprevedibili. Tralasciando per un attimo la vittoria di Alex Marquez nella Sprint Race e quella di Enea Bastianini nella gara domenicale (risultati che confermano nuovamente lo strapotere Ducati), quello andato in scena in Malesia è stato un vero testa a testa tra i due contendenti al titolo. Se sabato è stato Jorge Martín ad arrivare davanti, domenica Francesco Bagnaia ha risposto con carattere, relegando il suo rivale alle sue spalle, giù dal podio. 

Da +13 a +14, passando per +11: queste le variazioni nel distacco tra i due contendenti al titolo in un solo weekend. Alla vigilia di Lusail, dunque, sono 14 le lunghezze di vantaggio che Bagnaia può vantare nei confronti di Martín, una in più rispetto a una settimana fa. Non molte, ma abbastanza per avere la possibilità di laurearsi Campione del Mondo già in Qatar: dati i 74 punti ancora in palio [50 nelle gare, 24 nelle Sprint, ndr], infatti, ‘Pecco’ dovrebbe conquistarne 23 in più di Jorge per riconquistare il titolo iridato con addirittura una gara d’anticipo. Difficile, molto improbabile. Ma non impossibile.

Attenzione, però, alle possibili sanzioni: come detto, al termine della gara di Sepang, anche Bagnaia ha ricevuto un warning ufficiale per aver violato il regolamento in termini di pressione degli pneumatici, con i valori della gomma anteriore che sono risultati inferiori rispetto a quanto raccomandato da Michelin. Una situazione che di fatto “pareggia i conti” tra lui e Martín e a cui ora entrambi dovranno prestare particolare attenzione: come sappiamo, alla prossima infrazione scatterà in automatico una penalità di 3”, che quasi certamente avrebbe pesanti ripercussioni in classifica. 

Martín, ora è tempo di all-in  

Dall’altra parte, invece, abbiamo un Martín pronto a rischiare il tutto per tutto dopo il weekend non molto brillante vissuto a Sepang. Se in Thailandia aveva dimostrato una grande capacità di reazione dopo due GP complicati, in Malesia Jorge non è stato altrettanto a suo agio nella guida. Una situazione dovuta anche (e soprattutto) alla necessità di gestire attentamente la pressione delle gomme, che ha condizionato sensibilmente le sue prestazioni in pista. 

Lo svantaggio ora è di 14 punti, uno in più rispetto alla vigilia dell’ultimo weekend: se prima un distacco simile non avrebbe impensierito troppo lo spagnolo, ora la pressione inizia a farsi sentire. Con due soli Gran Premi al termine della stagione, recuperare terreno si fa sempre più difficile, complicando così la corsa al titolo.

A Lusail, dunque, è lecito aspettarsi una risposta importante da parte di ‘Martinator’, che nel post-gara malese ha voluto mettere le cose in chiaro, affermando che “alla prossima gara comunque rischierò, perché non ha senso restare quarto in mezzo al nulla e dover anche gestire le gomme”. Un Gran Premio che ha già il sapore di all-in per lo spagnolo, secondo cui “è meglio rischiare e provare a stare più davanti”. La sfida è lanciata: Jorge Martín c’è e non ha intenzione di mollare. 

Il Lusail International Circuit

Il circuito di Lusail [fino al 2021 denominato Losail International Circuit, ndr] è situato vicino all’omonimo centro abitato, a circa 23 km a nord dalla città di Doha, la capitale del Qatar. Sorge in mezzo al deserto ed è circondato da zone di verde sintetico studiate appositamente per impedire alla sabbia di invadere la pista.  

Il tracciato, costruito in un solo anno, fu inaugurato ufficialmente nel 2004 con il Gran Premio del Qatar di MotoGP, vinto da Sete Gibernau; da allora è stato una tappa fissa del Motomondiale [con la sola eccezione della stagione 2020 a causa delle restrizioni sui viaggi imposte dalla pandemia di Covid-19, ndr]. Nel 2021 fu addirittura sede di un doppio appuntamento: il GP del Qatar e il GP di Doha, primi due round della stagione, disputati a distanza di una sola settimana. 

Una delle caratteristiche principali di questa pista è la possibilità di correre le gare in notturna, questo grazie al potente impianto di illuminazione permanente di cui dispone l’impianto. La prima gara del Motomondiale disputata con questa modalità fu il Gran Premio del Qatar del 2008, gara d’apertura della stagione vinta da Casey Stoner. Da quel momento in avanti, a Lusail si è sempre corso in notturna. 

Nel corso dell’ultimo anno, l’impianto ha subito lunghi e importanti lavori di ristrutturazione, necessari per poter rientrare nei parametri tecnici per ospitare l’omonimo GP di Formula 1. Questo ha comportato uno slittamento nel calendario MotoGP, che quest’anno vede il GP del Qatar come penultimo appuntamento del mondiale, un grande cambiamento rispetto a quanto accaduto nelle precedenti stagioni [quando questa era la gara inaugurale, ndr]. Tuttavia, già a partire dal 2024, si tornerà alle “vecchie abitudini” e l’appuntamento di Lusail sarà di nuovo il GP d’apertura del Motomondiale. 

Il circuito qatariota mischia in maniera calibrata curve ad alta e media velocità, comprese un paio a sinistra particolarmente veloci, molto apprezzate dai piloti. Il tracciato si snoda in senso orario per 5.380 m con un totale di 16 curve, di cui 6 a sinistra e 10 a destra. Larga 12 metri, la pista presenta un solo rettilineo importante, quello in corrispondenza della corsia dei box, lungo oltre 1 km (1.068 m). 

Data la lunghezza della pista, le distanze di gara saranno simili a quelle viste nel GP della Malesia: domenica la MotoGP dovrà completare 22 giri [11 nella Sprint Race, ndr], mentre Moto2 e Moto3 dovranno disputare rispettivamente 20 e 18 giri. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close