Il mercato delle moto è in continua evoluzione e le case si fanno concorrenza a suon di novità che si inseguono non appena qualcuno tenta la fuga, con l’intento di aprire una nuova tendenza. Tra le varie proposte che si possono cogliere sfogliando i listini, le piccole cilindrate stanno ottenendo sempre più successo, proprio perché dai costi accessibili e meno impegnative delle maximoto. Ma ci sono moto di piccola cubatura dalle alte prestazioni? Abbiamo cercato fra le varie proposte, cercando di disegnare una mappa dei modelli che, per performance, possono essere equiparate alle medie e grosse cilindrate
Yamaha YZF-R3
Conosciutissima nelle piste di tutto il globo, la piccola 300 cc di Yamaha, ha spopolato nei campionati nazionali e internazionali, oltre che muovere un trofeo dedicato, lanciando anche qualche piccolo e grande talento. Dotata di un bicilindrico da 42 Cv, è da sempre stata al centro della classe “mista” Supersport 300, che dal 2017 ha partecipato al mondiale per derivate di serie, vincendo proprio la prima edizione con Marc Garcia.
Sono tante le lotte che si sono susseguite e le vittorie di gare importanti e campionati come il CIV o il WSSP300 con piloti forti come Bahattin Sofuoglu, Matteo Vannucci, Alvaro Diaz. Protagonista nella categoria femminile, Beatriz Neila Santos ha conquistato il suo primo titolo femminile proprio in sella alla piccola di Iwata. Insomma, l’R3 è una vera sportiva, una superbike in miniatura che promette di soddisfare il motociclista giovane in cerca di emozioni, un modello azzeccato e in grado di fare scuola in strada come in pista.
Fonte: KTMKTM 390 (Adventure)
KTM 390 (Adventure)
Con la gamma 390, a Mattighofen ne hanno fatte di tutti i colori e dalla naked Duke, alla sportiva monocilindrica che corre nel mondiale, KTM si propone di soddisfare tutti gli appetiti. Ma alte prestazioni non significa solo andare veloci e la 390 Adventure è la perfetta combinazione per andare in strada e in off-road, con grande successo.
Il monocilindrico da 373,2 cc è lo stesso dei modelli stradali e sviluppa 44 Cv, ideali per uscire su strade bianche, salire lungo percorsi di montagna e godersi quello che si fa solitamente con le enduro più pure. Una moto, la KTM 390 Adventure che, se preparata a dovere, può disputare un rally raid senza problemi, data la dotazione di primissimo livello come le forcelle WP APEX da 170 mm, l’opzione delle ruote a raggi, la modalità off-road, e il serbatoio da 14,5 litri che garantisce un’autonomia di 400 km, facendone una vera viaggiatrice. Sportiva e affidabile, con il cambio a sei marce e il telaio a traliccio questa moto rende l’avventura una possibilità quotidiana.
Fonte: BMWBMW G 310 R
BMW G 310 R
Se c’è una cosa che BMW ha saputo fare molto bene è stato abituare il pubblico alle grandi prestazioni. Che si trattasse di cavalleria pesante o di affidabilità nei lunghi chilometraggi, ci siamo sempre trovati davanti a proposte azzeccate. Fortunatamente, questo modo d’intendere la moto è stato conferito a tutto il catalogo della casa di Monaco di Baviera e con la G 310 R, BMW propone un modello che aggredisce la città e strizza l’occhio ai tornanti della gita fuori porta. Piccola, compatta, è perfetta per muoversi nel traffico grazie a un monocilindrico da 313 cc sprigiona 34 Cv, giusti per il divertimento in ogni contesto, anche extraurbano. La sua forza è proprio l’agilità con cui ci si muove in sella a una moto intuitiva e leggera. Ottimizzata con il ride by wire, il cambio a sei marce migliora la guida di un propulsore pieno e completo. Queste caratteristiche ne fanno una moto ad alte prestazioni proprio per il grado di guidabilità che ti porta ovunque per un’esperienza che tende a supera le attese ogni volta.
Benelli Tornado 400
Presentata in questi giorni al Salone di Milano, la nuova Benelli Tornado si propone in tre versioni. Quella che più si addice alla nostra ricerca è la 400 che vanta un bicilindrico di 399 cc in grado di erogare 47,6 Cv. Un bel compromesso per il marchio pesarese che con la motorizzazione intermedia (le altre sono tornado 300 e 500), raggiunge comunque la massima potenza della sorella maggiore, mantenendosi agile e le leggera. Il design, sviluppato interamente da R&D e Centro stile Benelli di Pesaro, ricorda le omonime superbike di oltre vent’anni fa, soprattutto nella colorazione verde e grigia, ma questa meravigliosa moto conquista per com’è fatta. Il telaio è in tubo a traliccio, mentre le sospensioni sono Marzocchi upside-down con forcella da 41 mm regolabile in estensione, compressione e precarico e un monoammortizzatore centrare, anch’esso tarabile. L’impianto frenante è Brembo e la strumentazione vanta un display TFT a colori da 5”. E’ una novità 2024 e occorre aspettare ancora un po’ per vederla circolare, ma promette bene in termini di appeal e prestazioni.
Kawasaki Ninja 4RR
Se si cercano alte prestazioni, con Kawasaki si sfonda una porta aperta. Una delle novità di questo autunno è proprio la nuovissima Ninja 4RR, un quattro cilindri da 399 cc che sviluppa la bellezza di 77 Cv, un ritorno a qualcosa di oltre trent’anni fa e che ritorna prepotentemente per cambiare il ruolo delle piccole cilindrate in commercio. Dopo aver prodotto una Ninja bicilindrica con cui ha partecipato ai vari campionati per derivate di serie, ad Akashi hanno scelto di riprendere un vecchio tema lascito all’alba del terzo millennio con la ZXR 400. Non aveva mercato e il pubblico aspirava a cilindrate maggiori, più consone allo stile occidentale. Oggi invece, è proprio una scelta diretta a chi vuole provare una moto entusiasmante, dalle alte prestazioni, poco peso e tanta agilità. Essendo un quattro cilindri, il suo regime di rotazione ideale è alto, ma questa mini superbike è la risposta migliore a chi vuole un missile in miniatura. Ispirata WSBK, con pacchetto elettronico da categoria superiore, quick-shifter e schermo LCD a colori, la funzione track mode permette di visualizzare tempi sul giro, posizione del cambio e giri del motore. Completa in tutto, ha quattro riding mode che gestiscono mappature e controllo di trazione.
Come detto in apertura di questo pezzo, il mercato motociclistico ha una proposta per ogni gusto, ma stringendo il raggio a modelli piccoli da alte prestazioni, le soluzioni che ci hanno colpito sono appannaggio dei grossi marchi storici che, non senza aver commesso qualche fallimento commerciale da oltre mezzo secolo dominano la scena con il meglio della produzione. Un segnale che esperienza e tradizione sono valori preziosi anche per il futuro.