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Fedez lancia petizione per bonus psicologo

Nov 3, 2023

AGI –  “Abbiamo dato vita a una petizione in cui chiediamo al Governo che vengano varati i decreti attuativi rispetto al bonus psicologo e che, in generale, ci sia un impegno a stanziare maggiori fondi per la salute mentale. È ora che il benessere psicologico di tutti, e dei nostri ragazzi e ragazze in particolare, diventi una priorità per questo Paese. Fate girare il più possibile”. Così Fedez su X rilancia la sua campagna per la salute mentale.

In un post, firmato dalla Fondazione Fedez, si legge che “in Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012. L’Oms – prosegue – indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. L’Istat ha certificato che nel 2021 il 6,2% (l’anno prima erano il 3,2%) dei ragazzi tra 14 e 19 anni, oltre 220 mila giovani, erano insoddisfatti della propria vita e vivevano una condizione di cattiva salute mentale. Negli ospedali e nei consultori ci sono 2,8 psicologi ogni 100mila abitanti ma secondo l’Istituto superiore di sanità servirebbe 1 psicologo ogni 1000 abitanti”. 

“L’Italia – continua l’artista – destinando alla salute mentale poco più di 60 euro per cittadino, si colloca fra gli ultimi posti in Europa. Nel 2022 è stato previsto il ‘bonus psicologò, un contributo economico per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia. Il totale stanziato era di 25 milioni di euro. Secondo il rapporto annuale 2023 dell’Inps, su circa 395 mila domande presentate per accedere al ‘bonus psicologò, il 99% rispondeva ai requisiti di ammissibilità. Solo il 10,5% però è stato finanziato: circa 41.600 domande. Nel 2023 l’attuale Governo ha stanziato 5 milioni di euro per l’anno in corso e 8 milioni di euro per ogni anno dal 2024 in poi. Il bonus ha il merito di essere diventato strutturale ma con un finanziamento drasticamente ridotto che non soddisfa tutte le richieste di aiuto”.

“Inoltre – conclude – ciò che manca in questo momento è il decreto attuativo di questa misura che, se non varato nei prossimi due mesi, rischia di vanificare l’operazione facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato”.

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