“La Cina è vicina”, con questa espressione – poi tramutatasi in slogan – si è spesso identificato un pericolo incombente, quasi sfiorabile con mano. Nel 1967, Marco Bellocchio chiamò così il suo brillante film nel quale raccontava le paure di una certa borghesia di fronte all’avanzare inesorabile della dottrina maoista proveniente dal Dragone.
Oggi i tempi sono cambiati, la Cina non spaventa più nessuno e oltre a essere un approdo commerciale fondamentale, diventa un partner strategico per tante multinazionali che nelle realtà cinesi trovano alleati di primissimo piano. Infatti, dopo l’accordo di Audi con Saic e di Volkswagen con Xpeng, sembra essere il turno del Gruppo Stellantis, pronto a stringere un importante accordo con un’azienda cinese: la Leapmotor. Una grande opportunità, che va oltre al pensiero dichiarato da Tavares tempo fa, che vedeva la Cina quasi esclusivamente come una minaccia.
La piattaforma Leap 3.0
Le indiscrezioni si susseguono a ritmo frenetico, anche se nessuno ancora si è pronunciato ufficialmente nel merito della questione: Stellantis sarebbe a un passo dal sottoscrivere un’intesa ad ampie vedute con Leapmotor, per garantirsi una partecipazione azionaria e la licenza della piattaforma Leap 3.0. Quest’ultima ha debuttato sotto ai riflettori dell’ultima kermesse di Monaco di Baviera, la IAA Mobility 2023, con la nuova Leapmotor C10, un SUV di medie dimensioni pronto a battagliare sul mercato con delle armi intriganti.
La particolarità che contraddistingue la Leap 3.0, e che fa gola alla galassia europea, è che può utilizzare tanto il powertrain 100% elettrico quanto può essere predisposta per un EREV, Extended-Range Electric Vehicles (Veicoli Elettrici ad Autonomia Estesa). Quest’ultima tecnologia prevede l’utilizzo di un motore elettrico con batterie alimentate da unità termiche, un po’ come accade con l‘e-Power di Nissan, che abbiamo raccontato qualche tempo fa. In poche parole, tale architettura dà vita a delle ibride plug-in a prevalenza elettrica con supporto endotermico attivato soltanto quando c’è bisogno di ricaricare le batterie.
La licenza nel mirino di Stellantis
Leapmotor, dal canto suo, non ha mai nascosto la volontà di intavolare delle proficue trattive con dei colossi dell’auto provenienti da Occidente, dimostrando che – di fronte alla giusta offerta – anche la propria licenza sull’architettura “Four-Leaf Clover”, può essere valutata: “Vogliamo che Leapmotor non sia solo un marchio di veicoli elettrici, ma anche un fornitore di tecnologie fondamentali per le EV”, in questo modo si esprimeva l’amministratore delegato Zhu Jiangming, il giorno del lancio della nuova tecnologia.
Il costruttore cinese è relativamente giovane, essendo stato fondato nel 2015 a Hangzhou, ma fin da subito si è cimentato nella valorizzazione del prodotto elettrico, guadagnando conoscenze e abilità che oggi si rivelano determinanti, e in grado di stimolare la fantasia dei competitor esteri.
Adesso, come racconta il portale “CarNewsChina”, alla finestra di Leapmotor ci sarebbe Stellantis, con il numero uno Carlos Tavares pronto a costruire con l’alleato orientale un sodalizio che porterebbe benefici a entrambe le parti. Nella grande battaglia mondiale del mercato automotive, le nuove tecnologie rivestono un ruolo cruciale, specialmente per chi punta ad avere una parte importante all’interno di uno scenario della mobilità che parlerà soprattutto – se non esclusivamente – elettrico. Per non restare indietro, bisogna remare forte e cercare di conquistare più posizioni possibili. E, senza ombra di dubbio, anche i veicoli EREV giocheranno il proprio ruolo all’interno dello scacchiere del mercato.