MILANO – Ore 10.30.Sono soprattutto le parole di ieri di Janet Yellen a spingere i mercati questa mattina. Il numero uno della Fed ieri ha la lasciato intendere che una stretta dei tassi è vicina e che rinviare ulteriormente l’aumento potrebbe costringere ad azioni improvvise controproducenti per l’economia americana. Sulla spinta di questi segnali Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,03% a 19.437,98 punti, mentre Wall Street ieri ha registrato una nuova tripletta di record sui tre indici principali.
Aperture positive per tutte le piazze europee. Piazza Affari cresce dello 0,55% in avvio di contrattazioni con le banche a guidare a guidare il listino. Bene anche Fca sulla spinta delle trattative per l’acquisto di Opel da parte della francese Psa, operazone che mette in fermento tutto il settore auto. A Francoforte il Dax ha aperto è in rialzo dello 0,55%, a Parigi il Cac40 sale dello 0,5% e a Londra il Ftse100 segna un avanzamento dello 0,42%. Stabile lo spread, che si attesta intorno a quota 187 punti, con il rendimento del btp decennale al 2,23%.
Le parole della Yellen hanno contribuito al rafforzamento del dollaro e oggi l’Euro risulta in flessione sul biglietto verde, attestandosi sotto quota 1,06. All’apertura dei principali mercati valutari europei la moneta unica europea viene scambiata a 1,0553 dollari. Ieri, secondo la rilevazione della bce, l’euro valeva 1,0623.
Il prezzo del petrolio è in leggero ribasso, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa. Sul circuito elettronico i future sul Light crude Wti arretrano di 26 cent a 52,94 dollari e quelli sul Brent cedono 16 cent a 55,81 dollari al barile. Quotazioni dell’oro in calo dopo. Sui mercati asiatici il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.226,7 dollari l’oncia.
Sul fronte degli appuntamenti di giornata, Bankitalia pubblica oggi i dati sullo stock di debito pubblico al 31 dicembre 2016. A roma il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria, insieme al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, presenta il rapporto 2017 sull’economia italiana. A Milano si riunisce il comitato esecutivo Abi. Nell’agenda macroeconomica figurano i dati su mercato del lavoro e retribuzioni in Gran Bretagna e quelli su produzione industriale, vendite al dettaglio e inflazione negli Stati uniti.