AGI – L’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha allertato sul ritorno di possibili tensioni in Europa sul mercato del gas, in particolare in caso di un inverno freddo e di nuove restrizioni al trasporto nei gasdotti. In un report sulle prospettive del mercato del gas per il 2026, l’agenzia sottolinea che “nonostante il graduale riequilibrio dei mercati del gas, rischi e incertezze pesano sulle prospettive per l’inverno 2023-24”.
Gli impianti di stoccaggio del gas dell’Unione europea potrebbero essere pieni quasi al 96% all’inizio della stagione di riscaldamento, ma la Iea è cauta sulla sicurezza dell’approvvigionamento, al centro dei forti timori di una carenza nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Un inverno freddo combinato con una minore disponibilità di Gnls ‘spedito’ e un ulteriore calo delle consegne di gas russo attraverso i gasdotti potrebbero riaccendere le tensioni sul mercato, in particolare verso la fine dell’inverno 2023-24”, spiega l’Agenzia. “Il rischio di volatilità dei prezzi, soprattutto in caso di un inverno freddo, è quindi preoccupante”, ha aggiunto.
Dall’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, Mosca ha ridotto significativamente le consegne dai gasdotti verso l’Ue, spingendo gli Stati a riorganizzare le proprie forniture. Lo scorso anno hanno quindi aumentato i loro acquisti di Gnl del 70%, di cui oltre il 40% proveniente dagli Stati Uniti ma anche dalla Russia (17% degli acquisti europei da gennaio a luglio 2023). “Siamo in una posizione migliore” quest’anno, ma l’Europa si trova ad affrontare “almeno due grandi sfide”, ha assicurato il capo della Iea, Fatih Birol, il 18 settembre a Parigi.
Alcuni Paesi dell’Europa orientale continuano a ricevere parte del gas russo attraverso l’Ucraina. L’entrata in esercizio di nuove capacita’ di Gnl prevista nel 2025-2026 “dovrebbe alleviare alcune delle preoccupazioni legate alla sicurezza dell’approvvigionamento“, ha indicato Keisuke Sadamori, direttore di mercati energetici e sicurezza all’Aie, citato nel comunicato stampa.
Per l’agenzia, la crisi energetica globale del 2022 “ha segnato l’inizio di una nuova era per i mercati globali del gas, dopo un decennio di forte crescita tra il 2011 e il 2021”, descritta come la ‘Golden Age of Gas’.
Per il futuro, l’Agenzia prevede un rallentamento della crescita della domanda globale di gas al +1,6% annuo tra il 2022 e il 2026, rispetto a una media annua del 2,5% tra il 2017 e il 2021. Il rallentamento è dovuto al calo dei consumi nei ‘mercati maturi’, Asia-Pacifico, Europa e Nord America, dove la domanda di gas ha raggiunto il picco nel 2021 e si prevede diminuirà dell’1% annuo fino al 2026, grazie “all’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica”