AGI – Tra le condotte di guida scorrette e pericolose la distrazione ha superato l’eccesso di velocità. È uno dei dati emersi nel corso della presentazione da parte della Polizia stradale di una campagna straordinaria di controlli contro la guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di droghe, in programma per i prossimi cinque fine settimana consecutivi.
“Fino a pochi anni fa – ha confermato il direttore del Servizio polizia stradale, Filiberto Mastrapasqua – la prima mancanza era l’eccesso di velocità o comunque la velocità non adeguata a determinate situazioni o circostanze. Oggi la colpa numero uno è la distrazione, il guardare altrove, il non essere presenti a se stessi, la stanchezza, l’utilizzo scorretto del cellulare”. E questo vale pure per i conducenti più giovani: la percentuale di contestazioni riferibili alla distrazione (30,2%) ha superato quella legata alla velocità (27,1%: solo tre anni fa era il contrario).
Interessante anche il dato relativo all’alterazione psicofisica: il 6,4% delle contestazioni a conducenti over24 riguarda l’essersi messi alla guida ubriachi, dopo aver assunto droghe o assonnati.
“Dai dati Istat riferiti al 2022 – ha sottolineato Mastrapasqua – si evidenzia un andamento dell’incidentalità abbastanza piatto. In sostanza non c’è una riduzione consistente dei sinistri e questo trend non aiuta a ottenere gli obiettivi del progetto mondiale ed europeo cui l’Italia ha aderito, ovvero il dimezzamento del numero di morti entro il 2030 e l’azzeramento nel 2050″.
Anche dagli ultimi dati disponibili, quelli di Polizia e Carabinieri (il 50% circa del totale), si evince che l’andamento per il 2023 non presenta particolari variazioni: tra gennaio e settembre le vittime di incidenti stradali sono state 1.036, il 7,8% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il 2,3% in più rispetto all’analogo periodo di due anni fa.