• 26 Novembre 2024 10:33

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Rc Auto sempre più cara: i consigli per risparmiare

Ott 6, 2023

Una vita di rincari per gli automobilisti italiani che oggi non solo sono alle prese con i prezzi della benzina alle stelle (ormai da più di un anno) e con costi dell’energia (e quindi delle bollette) da incubo, ma anche con altri prodotti diventati carissimi.

Parliamo sicuramente dei generi alimentari che, viaggiando principalmente su strada nel nostro Paese, hanno visto vertiginosi aumenti dei prezzi a causa del caro carburante. E oggi purtroppo ci tocca affrontare anche il rincaro dei premi assicurativi. L’Rc Auto in Italia è diventata un vero e proprio salasso per gli automobilisti.

L’analisi sull’Rc Auto

Secondo l’analisi effettuata dall’Osservatorio di Facile.it, in soli 12 mesi il premio medio che gli automobilisti italiani pagano per assicurare un veicolo a quattro ruote ha visto un aumento pari al 27,9%. Per renderci conto, la media è arrivata – a settembre – a 614,39 euro, praticamente oltre 130 euro in più rispetto allo stesso mese del 2022.

L’aumento dei prezzi dell’Rc Auto interessa l’intera Penisola, anche se ovviamente ci sono delle differenze tra le differenti regioni. La regione che ha visto gli incrementi maggiori è l’Umbria, dove le tariffe sono salite in media del 37,9% a settembre 2023, rispetto a settembre 2022. Poco meglio il Lazio, che ha segnato un aumento dei premi medi pari al 36%, e la Sardegna, con un incremento del 34,4%.

La Campania è ancora una volta la peggiore, non ci stupisce: il mese scorso assicurare un’auto in questa regione infatti costava mediamente 1.062,49 euro, il 73% in più rispetto alla media nazionale. Le regioni più care, anche se a livelli decisamente inferiori rispetto alla Campania, restano la Puglia (premio medio 665,36 euro) e la Calabria (673,07 euro).

La regione dove l’Rc Auto costa meno? Il Friuli-Venezia-Giulia, dove il prezzo medio dell’assicurazione a settembre 2023 si attestava sui 415,92 euro. Non male anche il Trentino-Alto Adige e la Lombardia, con un premio medio pari rispettivamente a 443,88 e 474,38 euro.

I consigli dell’esperto

Secondo quanto dichiarato da Segugio.it, negli ultimi anni si è registrata una forte crescita dell’inflazione, (dati ISTATI con l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – NIC).

Insieme alla crisi dei chip e alla difficoltà di reperire materie prime e componenti in tutta la filiera del settore automotive, la stessa inflazione ha chiaramente influenzato negativamente i costi delle riparazioni per danni derivanti da sinistri stradali.

E non è tutto, perché anche l’aggiornamento al rialzo delle Tabelle di Milano – che indicano gli importi per il risarcimento dei danni biologici per lesioni di lieve entità – ha favorito ulteriormente l’innalzamento dei costi dei danni da incidenti in Italia.

Purtroppo anche il numero più alto di sinistri, dovuti a una maggior quantità di veicoli in circolazione, ha contribuito ad affermare i rincari. Detto ciò: i premi Rc Auto sono diventati un salasso per gli automobilisti italiani.

Come ridurre i costi

Secondo l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it – portale leader nel mercato italiano nella comparazione in internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito – imparare a comparare le tariffe aiuta a ridurre il premio.

Gli assicurati possono mitigare l’aumento dei costi cambiando compagnia, una volta confrontati i prezzi. Passando a una più conveniente, i clienti – secondo Segugio.it – potrebbero arrivare a risparmiare in media il 29,2%, con picchi in Molise (40,5%), Calabria (39,3%) e Basilicata (38,3%).

La dispersione di prezzo, legata alla forte concorrenza fra le varie assicurazioni sul mercato, è molto ampia e permette di godere di parecchie opportunità di risparmio per i consumatori. Cercare la compagnia giusta può quindi aiutare l’utente a combattere l’inflazione e risparmiare.

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