Il prezzo della benzina e del diesel continua a salire, nella maggior parte dei distributori oggi, al contrario di quanto aveva promesso il Ministro Salvini, si superano i due euro al litro. È una situazione davvero insostenibile, le famiglie italiane sono stremate dai continui rincari. Urge trovare una soluzione.
Il Governo ci prova, dopo aver più e più volte negato un nuovo taglio delle accise, si è parlato del bonus benzina da 150 euro. Oggi spunta una nuova opportunità, un bonus da 80 euro al mese che potrà essere caricato sulla carta “Dedicata a te”. Vediamo di che cosa si tratta nello specifico.
Dettagli sul bonus
Al momento sappiamo solo che la novità non è imminente, è una proposta che merita ancora del tempo per essere esecutiva. Dovrebbe essere attivata dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, che si terrà a fine mese.
LaRepubblica però ha già anticipato che il bonus benzina verrà caricato direttamente sulla social card che è entrata in vigore nel mese di luglio, una forma di sostegno per famiglie di almeno tre componenti e un ISEE di 15.000 euro lordi massimo, che consiste nel versamento del contributo unico di 382,50 euro per l’acquisto di beni e alimenti. Le famiglie italiane che ne beneficeranno, secondo le stime, saranno in tutto 1,3 milioni.
Il prezzo della benzina e del diesel in Italia continua ad aumentare, le spese domestiche pure, il Governo valuta i tempi per riuscire a varare delle misure di sostegno contro l’aumento dei costi.
Come funziona
Il bonus benzina avrà il valore di 80 euro verrà caricato direttamente sulla carta “Dedicata a te”, distribuita nelle scorse settimane alle famiglie con almeno tre membri e un ISEE fino a 15.000 euro.
Il Governo ha fatto quindi una scelta importante, concentrare gli aiuti solo verso le famiglie a basso reddito, per contrastare l’aumento dei prezzi di benzina e diesel.
Il meccanismo dell’accisa mobile, altra idea del Governo per combattere il caro carburante, è stato abbandonato: avrebbe diminuito le imposte sulla benzina in modo proporzionale all’aumento dei prezzi. Avrebbe quindi generato un complessivo calo del costo del carburante alla pompa, ma per tutti, non solo per chi ne ha maggiormente bisogno. Ne avrebbero beneficiato anche i proprietari di SUV e altri veicoli costosi e di grandi dimensioni, che chi ha basso reddito non può di certo permettersi.
La premier Giorgia Meloni ha quindi respinto la scelta, sottolineando l’importanza di dare aiuti solo a coloro che ne hanno realmente bisogno e sono in difficoltà finanziaria.
Il piano Meloni e Urso per aiutare i cittadini
Che cosa hanno in mente il Ministro delle Imprese Adolfo Urso e la premier Giorgia Meloni? Se Urso dovesse approvare immediatamente il bonus, lo farebbe solo perché l’Esecutivo sta ancora cercando di definire quali saranno le forme di sostegno per l’aumento delle bollette.
Il decreto Energia conterrà tutte le misure d’aiuto per le famiglie italiane, tra cui anche il bonus carburante. Molto probabilmente il nuovo decreto verrà discusso la prossima settimana durante il Consiglio dei Ministri. Data in cui si capirà quale sarà il ruolo del Governo in questa situazione e la reale entità dell’impegno dell’Esecutivo nell’aiuto alle famiglie.
Giorgia Meloni esprime preoccupazione per le famiglie italiane e per i cittadini non solo per il caro benzina, ma anche per le bollette, che con l’arrivo dell’inverno torneranno alle stelle. La premier infatti sta lavorando alla nuova legge di bilancio per cercare risorse finanziarie.
Si pensa a una serie di aiuti concreti per gli italiani, tra cui l’estensione dell’azzeramento degli oneri di sistema per il gas, l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 5% per il teleriscaldamento, il prolungamento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito e la riduzione dell’IVA al 5% sulle forniture di gas metano per usi civili e industriali.
Misure molto costose per lo Stato, che avranno sicuramente bisogno di un rifinanziamento per provare a contenere i costi delle bollette energetiche. La disponibilità di fondi è comunque limitata, e lo dimostra anche il fatto che per il nuovo bonus benzina ci sono solo 100 milioni di euro disponibili.
I prezzi del carburante in Italia oggi
Secondo quanto confermato dalle analisi di Staffetta Quotidiana e dal relativo aggiornamento di questa mattina, il prezzo della benzina in modalità self service supera la quota dei 2 euro al litro in media nazionale, il gasolio è al massimo del 2023, nonostante il calo delle quotazioni dei prodotti raffinati (sempre comunque sopra i 1.000 dollari la tonnellata).
Il Brent si aggira intorno ai 94 dollari. Per la benzina siamo arrivati ai livelli massimi dal 15 luglio 2022, quando però era in vigore il taglio dell’accisa di 25 cent/litro (30 Iva inclusa). Allora il prezzo senza sconto avrebbe superato i 2,30 euro/litro.
Per quanto riguarda invece la proposta dell’accisa mobile, la soglia indicata nel Def per far scattare il taglio è stata superata (sulla media mobile) da qualche giorno – sempre con la clausola per cui la norma parla di media delle quotazioni del “precedente bimestre”, senza specificare se per “precedente bimestre” si intendono i mesi “di calendario” (in questo caso luglio e agosto, e in questo caso non sarebbe superata) o la media mobile degli ultimi due mesi (cioè nel caso odierno il periodo 15 luglio-15 settembre).
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato IP ha aumentato di 2 centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 registriamo un rialzo di 2 centesimi al litro sul gasolio. Per Tamoil rialzo di 1 centesimo al litro sul gasolio.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati da parte di Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina (domenica 17 settembre) su circa 18.000 impianti:
benzina self service a 2,003 euro/litro (+11 millesimi, compagnie 2,010, pompe bianche 1,988);
diesel self service a 1,938 euro/litro (+20, compagnie 1,946, pompe bianche 1,921);
benzina in modalità servito a 2,136 euro/litro (+12, compagnie 2,180, pompe bianche 2,047);
diesel in modalità servito a 2,071 euro/litro (+19, compagnie 2,116, pompe bianche 1,980);
GPL servito a 0,712 euro/litro (+2, compagnie 0,721, pompe bianche 0,701);
metano servito a 1,396 euro/kg (+1, compagnie 1,402, pompe bianche 1,391);
Gnl a 1,265 euro/kg (+1, compagnie 1,265 euro/kg, pompe bianche 1,265 euro/kg).
Quelli che vedete di seguito invece sono i prezzi praticati oggi sulle autostrade italiane:
benzina self service a 2,075 euro/litro;
benzina modalità servito a 2,317 euro/litro;
gasolio self service a 2,018 euro/litro;
gasolio servito a 2,269 euro/litro;
GPL a 0,852 euro/litro;
metano a 1,521 euro/kg;
Gnl a 1,277 euro/kg.