(AGI) – Milano, 31 ago. – Tra il nubifragio del 25 luglio e la forte perturbazione dello scorso 26 agosto, a Milano si sono determinati complessivamente: 4.400 segnalazioni all’Amministrazione comunale, di cui resta in fase di lavorazione l’ultimo 8/10% (pari all’incirca alle segnalazioni che si sono aggiunte in occasione del temporale del fine settimana scorso). La stima dei danni si aggira intorno ai 60 milioni.
Sono stati 5 mila gli alberi caduti o pesantemente compromessi (a oggi oltre 90mila alberature sono già state controllate dagli agronomi per attestarne la stabilità e consentire la riapertura, da domani, di tutti i parchi cittadini a eccezione del parco della Cava di Muggiano. È quanto emerso dalla riunione tenuta oggi in Comune tra tutti i rappresentanti delle direzioni comunali, degli enti partecipati e delle aziende che nell’ultimo mese hanno lavorato per “consentire a Milano di tornare a una sostanziale normalità, grazie all’impegno costante e quotidiano di un migliaio di uomini e donne”.
Più di 300 scuole, del solo patrimonio comunale, danneggiate (grazie agli interventi di ripristino sarà garantito il regolare inizio delle attività per tutte, a eccezione della scuola dell’infanzia di via Solaroli); 160 pali della segnaletica stradale abbattuti, di cui è già’ stato ripristinato l’85%. Poiché restano ancora in corso i controlli sulle alberature presenti nei grandi parchi cittadini, come Forlanini e Lambro, a partire da domani, venerdì 1 settembre, entrerà in vigore una nuova ordinanza sindacale che confermerà il divieto di frequentazione di queste aree in caso di allerta meteo e il divieto di stazionamento nei pressi di alberi e piante con segni di danneggiamento.
“È stato fatto uno sforzo straordinario – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala -. Mille persone hanno lavorato in agosto ogni giorno per fare in modo che la città potesse riprendere a muoversi e lavorare dopo la pausa estiva. Ringrazio ciascuno di loro. Sottolineo la capacità di coordinamento del Comune che ha evitato sprechi di tempo e risorse, massimizzato il lavoro di tutti ed efficientato i tempi.
Milano ha subito “danni ingenti che ancora stiamo finendo di quantificare ma che superano senz’altro i 60 milioni di euro. Ma dal dramma abbiamo saputo tirare fuori il meglio; penso ad esempio a quanto abbiamo fatto per gestire tonnellate di legno non come rifiuto, ma come risorsa. Vanno infine ringraziati tutti i cittadini e le cittadine che parteciperanno alla pulizia dei luoghi con i gruppi di volontariato partiti ieri. Un esempio virtuoso che ci fa credere che questo metodo di lavoro possa essere messo a sistema per la cura della città”.