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La sfida tra Nvidia e Arm a chi fa più soldi con l’intelligenza artificiale

Ago 23, 2023

AGI – La quotazione di Arm, l’azienda britannica leader nel settore dei microprocessori di proprietà della giapponese SoftBank, potrebbe avere un effetto a catena su tutto il panorama tecnologico globale ed è un banco di prova per gli altri debutti attesi fra i produttori di chip che intendono scommettere sul boom dell’intelligenza artificiale.

L’azienda ha scelto Wall Street e l’indice tecnologico specializzato Nasdaq per tornare in Borsa, sette anni dopo aver lasciato Londra quando è stata rilevata dal fondo giapponese SoftBank. L’Ipo potrebbe aver luogo a settembre e potrebbe essere la più grande operazione dell’anno.

I dettagli non sono stati rivelati ma si prevede che la società britannica cercherà di ottenere una valutazione di oltre 60 miliardi di dollari. Il Nasdaq non aveva accolto una società così grande da Alibaba nel 2014

Anche il colosso tecnologico Nvidia sta guardando con interesse a questa quotazione e Arm, a sua volta, guarda alla società californiana produttrice di semiconduttori che da mesi è sotto i riflettori e sta cavalcando il trend dell’intelligenza artificiale.

L’euforia attorno a Nvidia sta trascinando tutto il comparto tecnologico. I rapporti indicano che le aziende e le startup di tutto il mondo si stanno riversando sull’acceleratore Gpu H100 che Nvidia ha lanciato lo scorso anno, poiché questo processore è diventato uno dei dispositivi utilizzati nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale generativa.

Si dice che l’acceleratore Gpu H100, che può costare fino a 40.000 dollari, abbia portato enormi profitti a Nvidia nel secondo trimestre dell’anno, poiché le entrate dell’azienda durante quel periodo ammontavano a oltre 11 miliardi di dollari.

E i risultati della società di Santa Clara, che ha recentemente superato il traguardo dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, sono al centro delle attese degli analisti. Arm seguendo le orme di Nvidia sta scommettendo molto sul fatto che il boom dell’intelligenza artificiale possa trainare il mercato dei semiconduttori. Ed è per questo che questa Ipo viene considerata un banco di prova. 

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