AGI – Davvero una magica ed indimenticabile serata per l’atletica leggera italiana. A regalarla, dopo la delusione della 20 chilometri di marcia del mattino, è stato Leonardo Fabbri. ‘Il Fabbrino’, questo il suo soprannome, è il nuovo vicecampione del mondo nel getto del peso dopo essere stato protagonista di una gara stellare al termine della quale è stato battuto soltanto dallo statunitense primatista mondiale Ryan Crouser. Il 30enne di Portland, dopo aver ipotecato almeno la medaglia al primo lancio con 22,63 metri, al sesto ed ultimo ha piazzato 23,51 arrivando a soli cinque centimetri dal record stabilito il 27 maggio scorso.
Fabbri, 26 anni fiorentino di Bagno a Ripoli, portacolori dell’Aeronautica Militare, un colosso di due metri per 136 chilogrammi, è stato autore di una finale davvero fantastica. Entrato in finale con la dodicesima ed ultima misura dalle qualificazioni (20,74), in serata l’allievo dell’ex azzurro Paolo Dal Soglio si è trasformato. Dopo il nullo al primo lancio e un ‘misero’ 21,26 (misura con la quale non sarebbe entrato in finale), al terzo lancio Leonardo ha piazzato un eccellente 22,34. Nei due successivi tentativi, Fabbri ha lanciato ancor più lontano ma ha commesso fallo per uscita con i piedi dalla pedana.
Il 2 giugno scorso, il pesista toscano nella sua Firenze aveva vinto il ‘Golden Gala’ e recentemente aveva dimostrato continuità con prestazioni sopra i 21,70. Con il secondo oro mondiale consecutivo già sicuro, Crouser ha poi dominato lanciando a 23,51 coronando una prima serata scoppiettante che ha visto la staffetta mista 4×400 degli Stati Uniti stabilire il primato del mondo con 3’08″80.
Bronzo al collo del due volte iridato Joe Kovacs: lo statunitense con 22,12 ha preceduto di sette centimetri il neozelandese Tom Walsh rimasto ai piedi del podio. Finale da dimenticare per l’altro azzurro Zane Weir che non è andato oltre a 19,99 per un insignificante undicesimo posto considerando che in qualificazione aveva lanciato la sfera a 21,82.
“Quel giorno che ho sognato da una vita è arrivato, sono contentissimo. Questo argento lo dedico al mio allenatore Paolo Dal Soglio che mi è stato sempre vicino anche nei momenti meno facili”, sono le prime parole di Leonardo Fabbri, medaglia d’argento ai Campionati mondiali di atletica leggera di Budapest. “Non sono mai stato così bene, mi dispiace di aver fatto un solo lancio a 22 metri, ma credo di valere misure anche superiori e oggi l’ho dimostrato”, ha aggiunto il pesista azzurro.
AGI – Davvero una magica ed indimenticabile serata per l’atletica leggera italiana. A regalarla, dopo la delusione della 20 chilometri di marcia del mattino, è stato Leonardo Fabbri. ‘Il Fabbrino’, questo il suo soprannome, è il nuovo vicecampione del mondo nel getto del peso dopo essere stato protagonista di una gara stellare al termine della quale è stato battuto soltanto dallo statunitense primatista mondiale Ryan Crouser. Il 30enne di Portland, dopo aver ipotecato almeno la medaglia al primo lancio con 22,63 metri, al sesto ed ultimo ha piazzato 23,51 arrivando a soli cinque centimetri dal record stabilito il 27 maggio scorso.
Fabbri, 26 anni fiorentino di Bagno a Ripoli, portacolori dell’Aeronautica Militare, un colosso di due metri per 136 chilogrammi, è stato autore di una finale davvero fantastica. Entrato in finale con la dodicesima ed ultima misura dalle qualificazioni (20,74), in serata l’allievo dell’ex azzurro Paolo Dal Soglio si è trasformato. Dopo il nullo al primo lancio e un ‘misero’ 21,26 (misura con la quale non sarebbe entrato in finale), al terzo lancio Leonardo ha piazzato un eccellente 22,34. Nei due successivi tentativi, Fabbri ha lanciato ancor più lontano ma ha commesso fallo per uscita con i piedi dalla pedana.
Il 2 giugno scorso, il pesista toscano nella sua Firenze aveva vinto il ‘Golden Gala’ e recentemente aveva dimostrato continuità con prestazioni sopra i 21,70. Con il secondo oro mondiale consecutivo già sicuro, Crouser ha poi dominato lanciando a 23,51 coronando una prima serata scoppiettante che ha visto la staffetta mista 4×400 degli Stati Uniti stabilire il primato del mondo con 3’08″80.
Bronzo al collo del due volte iridato Joe Kovacs: lo statunitense con 22,12 ha preceduto di sette centimetri il neozelandese Tom Walsh rimasto ai piedi del podio. Finale da dimenticare per l’altro azzurro Zane Weir che non è andato oltre a 19,99 per un insignificante undicesimo posto considerando che in qualificazione aveva lanciato la sfera a 21,82.
“Quel giorno che ho sognato da una vita è arrivato, sono contentissimo. Questo argento lo dedico al mio allenatore Paolo Dal Soglio che mi è stato sempre vicino anche nei momenti meno facili”, sono le prime parole di Leonardo Fabbri, medaglia d’argento ai Campionati mondiali di atletica leggera di Budapest. “Non sono mai stato così bene, mi dispiace di aver fatto un solo lancio a 22 metri, ma credo di valere misure anche superiori e oggi l’ho dimostrato”, ha aggiunto il pesista azzurro.