Il WorldSBK è giunto a due terzi della stagione e per il mese di agosto si prende una pausa in attesa del rush finale che terminerà con l’inizio dell’autunno. Ma se le moto ora sono ferme, quello che si muove è il mercato delle squadre, dei piloti e tra chi cambia e chi conferma, le nuove lineup saranno delineate entro la fine dell’estate.
Ogni estate che si rispetti ha il suo tormentone, ma in questo caso non si tratta di Fedez o J-AX, ma piuttosto di Andrea Iannone che, scontata la discutibile squalifica, torna a correre nel motociclismo che conta. Per farlo ha scelto il Campionato Mondiale delle derivate di serie do incontrerà vecchi colleghi della MotoGP del calibro di Alvaro Bautista, Danilo Petrucci, Scott Redding, Tito Rabat e Iker Lecuona, per dirne alcuni, ma anche i grandi assi della categoria come il sei volte campione Jonathan Rea e il funambolico Toprak Ratzgatlioglu.
A rendere ancor più suggestivo l’approdo in Superbike di Iannone è la sua futura destinazione. I rumors lo danno per certo in sella a una Ducati, ma con il team indipendente Go Eleven, storica struttura di Gianni Ramello che da anni milita in questo campionato e che da quando ha avviato il sodalizio con la marca di Borgo Panigale, ha fatto correre piloti di primissimo livello come Chaz Davies, Loris Baz, Eugene Laverty, Michael Ruben Rinaldi, andando a podio ogni anno e conquistando il titolo BEST INDEPENDENT TEAM nel 2020.
La trattativa con il pilota di Vasto, che dal 2024 sarà abile a correre regolarmente è in atto, ma ci sono tante cose da valutare e non solo per il suo arrivo nella squadra di Cherasco, ma anche sul futuro del team stesso. Per saperne di più abbiamo raggiunto il team manager Denis Sacchetti che dall’ombrellone ci ha raccontato in esclusiva cosa sta succedendo e quale potrebbe essere il futuro scenario con il nuovo pilota.
D. Sacchetti – “Ancora non è stato confermato nulla. Questa trattativa tra noi e Iannone è in atto e credo che per lui come per noi ci siano diverse opzioni. Stiamo parlando, lui ha tantissima voglia di tornare in pista, è molto carico, ha una determinazione altissima. Ha voglia di rimettersi in gioco per riprendersi un po’ quello che gli è stato tolto e si sente, lo percepisci e quando parla senti questa voglia che ha. Andrea non ha bisogno di correre per vivere, potrebbe godersi la vita che fa senza tornare in pista, ma se uno come lui vuole tornare significa che si sente parte di questo mondo e che è nel suo dna.”
Il team Go Eleven è una struttura ormai consolidata all’interno del paddock e nel corso degli anni ha saputo compiere i giusti passi, innovandosi e strutturandosi sempre nella giusta misura. Arrivare ad avere un pilota così talentuoso nel team potrebbe certo rappresentare un altro step della longeva presenza in Superbike, dove si è sempre distinta per carattere, affidabilità e grande professionalità.
D. Sacchetti – “Il progetto è molto importante e complesso. Si tratta di riportare in gara, al mondiale, un pilota che non corre da quattro anni, che non guida una moto di livello come la Superbike o la MotoGP, ma ha guidato solo moto stradali e non di alte prestazioni e quindi molto lontane dallo sviluppo tecnologico che è stato fatto negli ultimi quattro anni. Riportare in pista un pilota che ha sempre mostrato il suo talento, e che anche lo stesso Marc Marquez disse di aver sempre temuto fin dai tempi della Moto2, e che ha sempre corso con pacchetti ufficiali come gli è capitato in Ducati, Suzuki e Aprilia dove ha portato avanti progetti importanti e mettere insieme tutto non è così semplice. Inoltre, un pilota come Andrea che deve rimettersi in gioco totalmente lo deve fare senza rimpianto e senza nessun tipo di rammarico senza se e senza ma. Stiamo appunto vedendo cosa può succedere.”
Arrivare al Campionato per moto di produzione non è un passo facile poiché il livello della categoria e dei suoi protagonisti eguaglia quello dei colleghi del Motomondiale di cui si contano molti esodati presenti sia in Superbike che in Supersport.
D. Sacchetti – “Negli ultimi due o tre anni il vivaio della Superbike è cresciuto tantissimo, sia a livello tecnico e tecnologia, che di piloti. Se guardiamo i primi dieci della classifica troviamo dei campioni del mondo e ciò ci conferma che è un campionato di altissimo livello e non è detto che arrivare dalla GP significhi andare subito forte. Questo ce lo insegna la storia e se pensiamo a Biaggi che ha vinto il mondiale venendo dalla GP, ha impiegato del tempo.”
L’ipotesi che si concretizzerebbe con l’arrivo di Iannone nel team di Ramello potrebbe portare all’ampliamento del parco piloti, ma se comunque non dovesse finalizzarsi la trattativa, le opzioni per Go Eleven sono di alto livello come confermato dalle parole del team manager.
D. Sacchetti – “Noi come Go Eleven, da quando siamo entrati in Ducati abbiamo avuto tutti piloti molto forti tra cui Davies, Laverty, Rinaldi, Baz, abbiamo fatto un podio con tutti e indipendentemente da come andrà a finire questa trattativa, le altre opzioni che abbiamo sono tutte molto buone e comunque, nel giro di pochissimo tempo, si delineerà la cosa e sapremo che strada prendere.”
Ancora qualche settimana di vacanza per tutti noi appassionati e saremo nuovamente in pista per seguire la Superbike. Nel frattempo, godiamoci il nostro tormentone estivo che ad ogni alba e tramonto in riva al mare, si trasforma sempre più nel sogno di mezza estate. Non solo “bagni a mezzanotte” nel caldo agosto di Iannone, ma la seria possibilità di tornare ai vertici del motociclismo. Ma quello vero!