• 25 Novembre 2024 12:46

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Gianluigi Buffon appende i guanti al chiodo. Addio al calcio

Ago 2, 2023

AGI – Manca solo l’ufficialità, ma Gianluigi Buffon ha deciso di appendere i suoi guantoni al chiodo. Portiere del Parma, ex Juve e campione del mondo nel 2006, la sua è stata una carriera piena di successi con le maglie di Juventus e Psg e il sogno – che rimarrà in qualche modo tale – di voler riportare il Parma in Serie A (dove era iniziato il suo percorso da professionista) che è svanito nella semifinale play-off della scorsa stagione.

Uno dei migliori portieri della storia del calcio nazionale e internazionale, a 45 anni, dice basta nonostante le offerte dell’Arabia Saudita e l’ulteriore anno di contratto con i gialloblù ancora in essere. Adesso, per Buffon si potrebbe aprire una nuova strada, quella legata alla maglia della Nazionale, e potrebbe esserci il suo ingresso nello staff di Roberto Mancini.

La vittoria della coppa del mondo nel 2006 è il fiore all’occhiello di Buffon, ma i trionfi sono innumerevoli. Vicecampione d’Europa nel 2012, dieci campionati di Serie A, uno di Serie B (quando seguì la Juve da campione del mondo nonostante la retrocessione decisa dalla giustizia sportiva), sei Coppe Italia, sette Supercoppe italiane, una Coppa Uefa, un campionato di Ligue 1 e una Supercoppa di Francia.

Pagine importanti per la sua carriera, per l’idolo di numerose generazioni che sognano di imitarlo. L’esordio nella massima serie, ancora minorenne, risale al 19 novembre 1995. Con i gialloblù si impone subito e diventa uno dei giovani più promettenti, tanto che nel 2001 la Juventus per portarlo a Torino sborsa 75 milioni di lire, più Jonathan Bachini (valutato circa 30 milioni).

Con i colori bianconeri addosso si consacra ulteriormente e diventa una delle bandiere della Juventus restando a difendere i pali della vecchia signora fino al 2018. Poi una stagione in Francia dopo la scadenza del suo contratto e il ritorno alla Juve per altri due anni. Da lì, l’idea nel 2021 di tornare al Parma per aiutare gli emiliani alla conquista della massima serie.

Una scelta di cuore, come quella che prenderà a breve per legarsi a un’altra maglia che per lui rappresenta qualcosa di eccezionale, quella azzurra, quella della Nazionale. Nelle prossime ore, infatti, dovrebbe arrivare l’ufficialità, prima del suo addio al calcio e poi, o contestualmente, del suo ingresso nello staff di Roberto Mancini.

Buffon, qui, partirà da zero, per scrivere una nuova pagina della sua gloriosa storia sportiva. Oggi, però, quel che sembrava sempre più probabile sta per diventare certo: in attesa dell’annuncio ufficiale si può dire che con il ritiro di Buffon dal calcio giocato si chiude un’era. 

AGI – Manca solo l’ufficialità, ma Gianluigi Buffon ha deciso di appendere i suoi guantoni al chiodo. Portiere del Parma, ex Juve e campione del mondo nel 2006, la sua è stata una carriera piena di successi con le maglie di Juventus e Psg e il sogno – che rimarrà in qualche modo tale – di voler riportare il Parma in Serie A (dove era iniziato il suo percorso da professionista) che è svanito nella semifinale play-off della scorsa stagione.
Uno dei migliori portieri della storia del calcio nazionale e internazionale, a 45 anni, dice basta nonostante le offerte dell’Arabia Saudita e l’ulteriore anno di contratto con i gialloblù ancora in essere. Adesso, per Buffon si potrebbe aprire una nuova strada, quella legata alla maglia della Nazionale, e potrebbe esserci il suo ingresso nello staff di Roberto Mancini.
La vittoria della coppa del mondo nel 2006 è il fiore all’occhiello di Buffon, ma i trionfi sono innumerevoli. Vicecampione d’Europa nel 2012, dieci campionati di Serie A, uno di Serie B (quando seguì la Juve da campione del mondo nonostante la retrocessione decisa dalla giustizia sportiva), sei Coppe Italia, sette Supercoppe italiane, una Coppa Uefa, un campionato di Ligue 1 e una Supercoppa di Francia.
Pagine importanti per la sua carriera, per l’idolo di numerose generazioni che sognano di imitarlo. L’esordio nella massima serie, ancora minorenne, risale al 19 novembre 1995. Con i gialloblù si impone subito e diventa uno dei giovani più promettenti, tanto che nel 2001 la Juventus per portarlo a Torino sborsa 75 milioni di lire, più Jonathan Bachini (valutato circa 30 milioni).
Con i colori bianconeri addosso si consacra ulteriormente e diventa una delle bandiere della Juventus restando a difendere i pali della vecchia signora fino al 2018. Poi una stagione in Francia dopo la scadenza del suo contratto e il ritorno alla Juve per altri due anni. Da lì, l’idea nel 2021 di tornare al Parma per aiutare gli emiliani alla conquista della massima serie.
Una scelta di cuore, come quella che prenderà a breve per legarsi a un’altra maglia che per lui rappresenta qualcosa di eccezionale, quella azzurra, quella della Nazionale. Nelle prossime ore, infatti, dovrebbe arrivare l’ufficialità, prima del suo addio al calcio e poi, o contestualmente, del suo ingresso nello staff di Roberto Mancini.
Buffon, qui, partirà da zero, per scrivere una nuova pagina della sua gloriosa storia sportiva. Oggi, però, quel che sembrava sempre più probabile sta per diventare certo: in attesa dell’annuncio ufficiale si può dire che con il ritiro di Buffon dal calcio giocato si chiude un’era. 

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