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Emergenza clima, via libera al decreto con misure per la tutela della salute dei lavoratori  

Lug 26, 2023

AGI Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge contenente misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. È stato dato anche il via libera a un primo stanziamento di 12 milioni di euro per le imprese di Emilia Romagna, Marche e Toscana colpite dall’alluvione delle scorse settimane. Ad annunciarlo il vicepremier, Antonio Tajani, in conferenza stampa.

“Oggi sono stati deliberati i primi finanziamenti alle imprese colpite dall’alluvione di Emilia Romagna, Marche e Toscana”, ha spiegato. “Sono state approvate le prime 29 operazioni per 12 milioni e ne sono pronte altre 17 per altri 12 milioni di euro, che saranno erogati nei prossimi giorni. Si stanno concludendo le istruttorie. Già è partita la macchina per il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione di qualche settimana fa”

La Regione Emilia Romagna, inoltre, “ha presentato la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza e ha quantificato il danno in una prima stima a oltre 40 milioni di euro, 41,4 per la precisione“. A renderlo noto è stato Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. “Le altre regioni colpite dal maltempo nelle scorse settimane hanno annunciato che faranno analoga richiesta”.

Schillaci: “risposte importanti”

“Con questo provvedimento diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate”. È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito al decreto legge su misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. 

“La previsione contenuta nel decreto di favorire intese con le parti sociali – aggiunge – ci consentirà di intervenire ulteriormente, anche recependo le intese attraverso decreti, per definire modalità organizzative, misure di prevenzione e di sorveglianza sanitaria in modo da aumentare i livelli di sicurezza in presenza di temperature elevate, come abbiamo iniziato a fare con il protocollo che il Ministero della Salute ha elaborato nei giorni scorsi che fornisce indicazioni sui i turni di lavoro, la gestione delle pause, l’abbigliamento adatto, la costante idratazione e quanto può essere utile a garantire più elevati livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

La cassa integrazione per i lavoratori edili o agricoli

Arriva la possibilità di attivare la cassa integrazione per i lavoratori edili e agricoli in caso di ondate di calore o violenti rovesci di maltempo, come accaduto in queste ultime settimane con l’Italia che si è trovata spaccata in due: piogge con venti oltre 100 km all’ora al Nord, caldo sopra i 40 gradi e vasti incendi al Sud. Il Consiglio dei ministri ha varato un provvedimento, proposto dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, che interviene in materia fino al termine del 2023.

Circa 10 milioni di euro i fondi assegnati al provvedimento, che interviene su una platea di lavoratori che operano prevalentemente in esterno soggetti dunque ai mutamenti repentini delle condizioni climatiche e atmosferiche. La norma fa in modo che le giornate di interruzione dal lavoro legate a fenomeni climatici straordinari non vengano conteggiate all’interno del plafond annuale dei mesi per i quali le aziende possono ricorrere alla Cig ordinaria.

“Nel decreto di oggi ci siamo occupati del settore dell’edilizia e del comparto agricolo, due settori particolarmente interessati dagli eventi atmosferici in atto, sia per quanto sta accadendo al Nord con il maltempo sia con le ondate di calore al Sud”, spiega Calderone.

La ministra del Lavoro specifica: In agricoltura facciamo un analogo intervento per gli operai a tempo indeterminato, senza comprimere il plafond delle 90 giornate annue consentite per la Cig. In questo comparto interveniamo anche con l’aggiunta della possibilità di richieste di intervento anche per singole ore della giornata“.

Uno dei nodi sollevati dai sindacati negli incontri al ministero per preparare il provvedimento è quello dei lavoratori stagionali agricoli, che non sono compresi nel provvedimento, proprio coloro che non di rado soggetti a lunghi turni con qualsiasi condizione meteo.

Nei giorni scorsi intanto l’Inps ha chiarito che è possibile attivare la cassa integrazione anche per una temperatura sotto i 35 gradi se si lavora sotto il sole o se l’umidità dell’aria aumenta il valore del caldo percepito. “In considerazione dell’eccezionale ondata di calore e dell’incidenza che tali condizioni climatiche possono determinare sulle attività lavorative e sull’eventuale sospensione o riduzione delle stesse con riconoscimento del trattamento di integrazione salariale”, scrive l’istituto di previdenza in una circolare.

Meloni: “Serve un piano di prevenzione idrogeologica”

La premier Meloni è intervenuta con un video su Facebook prima di partire per gli Usa: “L’Italia messa a dura prova. Urge un grande piano di prevenzione idrogeologica. Mettere in sicurezza il territorio”. Gli incendi e i disastri meteorologici degli ultimi giorni hanno messo e mettono a dura prova l’Italia. Io sono sinceramente vicina al dolore di chi ha perso i propri cari”.  

 “Ce la vogliamo mettere tutta per dare risposte immediate nel breve termine ma efficaci nel medio periodo”, aggiunge la premier. Ed è per questo che “il governo ha messo in campo tutti i mezzi di cui dispone e stiamo istruendo le richieste di stato di emergenza avanzate dalle Regioni colpite per deliberare le prime risorse”.

 

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