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Nuovo Codice della Strada 2023: tutte le novità

Lug 3, 2023

Il disegno di legge per modificare il Codice della Strada è stato approvato da parte del Consiglio dei Ministri: nella proposta ci sono tante proposte avanzate dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, come la stretta sulla guida in stato di ebbrezza, l’introduzione dell’assicurazione obbligatoria per i monopattini, le nuove norme per i neopatentati e la doppia patente per guidare le supercar. Ecco le principali novità che riguardano la riforma del Codice della Strada.

Alcolock

Una delle novità più importanti del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri è l’introduzione dell’alcolock, una misura relativa alla guida sotto l’effetto di alcol. Il Governo ha proposto il divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti che sono già stati condannati per questi reati specifici, e contestualmente l’utilizzo del sistema alcolock che impedisce l’avvio del motore quando il tasso alcolemico del guidatore supera una certa soglia.

L’alcolock funziona come un etilometro ma è collegato direttamente alla vettura: il guidatore, prima di salire a bordo della propria auto, deve soffiare su questo dispositivo. Se il tasso alcolemico è inferiore alla soglia, l’auto si accenderà regolarmente; al contrario, se il tasso dovesse risultare superiore al massimo consentito, il motore dell’auto non andrebbe in funzione. A prescindere all’alcolock, per chi verrà sorpreso a guidare sotto l’effetto di sostante alteranti come alcol e droghe, scatterebbe il ritiro della patente e l’impossibilità di conseguirla nuovamente prima di tre anni.

Doppia patente per le auto potenti

Il Ministro Salvini, nelle settimane che hanno preceduto l’approvazione della riforma del Codice della Strada, ha avanzato diverse proposte: tra quelle finite nel disegno di legge c’è anche la doppia patente per le auto potenti. La proposta è semplice e prevede il conseguimento di una ulteriore patente per potersi mettere alla guida di vetture che superano determinati limiti di potenza. Il provvedimento ha come obiettivo quello di assicurarsi che gli automobilisti alla guida di vetture potenti siano in grado di gestire le alte velocità di queste auto al fine di migliorare la sicurezza stradale.

Assicurazione obbligatoria per i monopattini

Le novità non riguardano solo le auto, ma anche altri mezzi di trasporto come i monopattini elettrici che nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più numerosi sulle strade delle città italiane. Nel disegno di legge c’è una proposta per rendere obbligatoria l’assicurazione per i monopattini: i proprietari andrebbero a stipulare una polizza Rc, la Responsabilità civile che risarcisce i danni agli altri in caso di incidente.

I monopattini dovranno essere dotati di un codice identificativo, una targa, e coperti dall’assicurazione: circolare senza una polizza attiva comporta una sanzione da un minimo di 100 a un massimo di 400 euro. Previste sanzioni economiche anche per chi circola con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote. In arrivo anche una norma che prevede la dotazione dei monopattini di un dispositivo in grado di disattivare il loro funzionamento in maniera automatica qualora uscissero dalle aree permesse. Confermato anche l’obbligo di indossare il casco alla guida dei monopattini.

Autovelox

Il testo della riforma del Codice della Strada contempla anche alcune novità relative agli autovelox, con l’obiettivo di uniformare le apparecchiature di rilevazione della velocità a livello nazionale, andando a rivedere i criteri di collocazioni dei dispositivi e facendo in modo che il loro utilizzo sia destinato al miglioramento della sicurezza degli utenti della strada. A tal proposito Salvini ha dichiarato: “Non sarà più possibile posizionare autovelox col limite che improvvisamente scende da 90 a 50 km/h per fare cassa, lavoreremo per mettere ordine nella giungla degli autovelox con un’omologazione nazionale. Il problema che si riscontra nelle prassi amministrative quotidiane è che alcuni dispositivi non sono omologati e richiedono una manutenzione costante per preservare gli standard prestazionali”.

Neopatentati

Allo stato attuale delle cose i neopatentati non possono mettersi alla guida di auto con un rapporto fra potenza e tara del veicolo superiore ai 55 kW/t e più potenti di 70 kW (95 CV). Con le modifiche al Codice della Strada invocate a gran voce da Salvini, questo limite varrà per chi ha conseguito la licenza di guida da meno di tre anni. Inoltre non si potrà conseguire la patente prima dei 24 anni di età se da minorenni si è stati sorpresi alla guida di un’auto senza avere la patente o sotto l’effetto di alcol e sostanze alteranti. Ai giovani patentati, comunque, verrà data la possibilità di guadagnare due punti sulla patente frequentando corsi sulla sicurezza stradale organizzati da scuole secondarie.

Telefono alla guida

Con le modifiche del Codice della Strada è in arrivo anche una stretta riguardante l’utilizzo del telefono alla guida: la riforma prevede la sospensione della patente da un minimo di 7 giorni a un massimo di 20 per chi viene sorpreso a guidare usando lo smartphone. I giorni verranno raddoppiati qualora la cattiva condotta dovesse provocare un incidente. Da stabilire ancora il numero di punti da decurtare sulla patente.

Limiti di velocità e nuove regole

In termini di sicurezza stradale, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri è formato da novità che riguardano il superamento dei limiti di velocità, la guida contromano, il mancato rispetto della precedenza, la guida senza le cinture di sicurezza, senza i seggiolini o senza i dispositivi anti-abbandono. Tutti questi comportamenti sbagliati porteranno a una sospensione della patente e alla decurtazione dei punti: le sanzioni saranno raddoppiate in caso di incidente.

Parcheggi e zone a traffico limitato

Per quanto riguarda le città, il Codice della Strada prevede un inasprimento delle sanzioni per la sosta selvaggia e per la guida contromano. Salvini punta anche a rivedere le norme per le zone a traffico limitato, con l’obiettivo di arrivare a una migliore chiarezza sull’utilizzo e una maggiore uniformità per il funzionamento e la manutenzione dei varchi.

Quando entra in vigore il nuovo Codice della Strada

La domanda sorge spontanea: quando entrerà in vigore il nuovo Codice della Strada? Il testo è stato approvato da parte del Consiglio dei Ministri e l’iter prevede che il disegno di legge venga discusso in Parlamento. Il Vicepremier Matteo Salvini, in tempi non sospetti, ha dichiarato che la riforma potrebbe diventare legge entro il mese di ottobre, entrando in vigore prima della fine del 2023.

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