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Codice della Strada 2023: come funziona il sistema alcolock

Giu 30, 2023

Tra le novità del disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada in Italia, una delle più importanti riguarda le nuove misure relative alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe, con il Governo che ha sposato la linea della tolleranza zero.

A questo proposito il Governo ha proposto l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti che sono già stati condannati per reati specifici e l’utilizzo di un sistema chiamato alcolock che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo 0,8.

Cos’è l’alcolock e come funziona

L’alcolock è un sistema che già esiste in diversi Paesi europei sotto il nome di Alcohol Interlock System o sotto la sigla di Ais: è un dispositivo che serve a impedire la messa in moto di una vettura, di una moto o di un ciclomotore a chi supera un certo tasso alcolico. In parole povere questo strumento misura il tasso alcolemico di chi si appresta a mettersi alla guida: se ha bevuto il suo mezzo non può mettersi in moto.

Nel testo del disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada che è in attesa dell’approvazione parlamentare, l’alcolock viene definito come “un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico da parte del guidatore superiore a zero”. Il testo specifica, inoltre, che ogni dispositivo dovrà essere “munito di un sigillo che ne impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione”.

Si può affermare che l’alcolock è praticamente un etilometro, lo strumento che misura il tasso alcolemico tramite l’aria espirata dai polmoni, in dotazione delle forze dell’ordine: in questo caso, però, lo strumento è collegato direttamente all’accensione del proprio veicolo. Prima di salire a bordo dell’auto, il guidatore deve soffiare dentro il dispositivo: se il tasso alcolemico è inferiore a una certa soglia, potrà guidare regolarmente.

Al contrario, qualora il tasso alcolemico risultasse “fuorilegge”, l’alcolock impedirebbe al veicolo di mettersi in moto: a quel punto bisognerebbe passare il volante a un passeggero sobrio per poter procedere. L’operazione andrebbe ripetuta a ogni accensione del motore.

La regolamentazione del dispositivo

L’introduzione dell’alcolock in Italia è soggetta all’apposito decreto da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e fa parte delle nuove norme del Codice della Strada invocate da Salvini: in attesa del via libera, sorgono dei dubbi di natura tecnica legati a come questo dispositivo dovrà essere installato sulle auto e sui relativi costi.

Esiste già una legge secondo cui, a partire dal 6 luglio 2022, ogni autovettura di nuova omologazione deve essere dotata di un’interfaccia che consenta l’installazione dell’alcolock a bordo. Il problema sorgerebbe per le vetture più datate, con i costi per l’installazione che sarebbero destinati a salire. In ogni caso, allo stato attuale delle cose, il dispositivo dovrebbe essere installato a proprie spese sulla propria vettura, anche se ancora è tutto in divenire. Con il decreto verranno chiarite le specifiche tecniche, le modalità di installazione, i costi e le officine autorizzate.

In diversi Paesi europei l’alcolock è già stato introdotto: in Svezia, per esempio, è obbligatorio sui veicoli per il trasporto pubblico, mentre in Finlandia sui veicoli commerciali e sugli scuolabus. Il dispositivo è presente anche sui mezzi commerciali pesanti di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Gran Bretagna.

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