AGI – La Bce ha confermato un nuovo rialzo del costo del denaro di 25 punti base; cosa accadrà per chi ha un mutuo a tasso variabile? Secondo le simulazioni di Facile.it l’aumento dei tassi potrebbe tradursi in un rincaro della rata che, per un mutuo medio, porterebbe l’aggravio complessivo a quasi +275 euro rispetto a gennaio 2022 (+60%).
Inoltre, guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor aggiornate al 7 giugno 2023) emerge come la corsa dei tassi potrebbe non essere finita. Gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi raggiungerà il suo picco a settembre 2023 e il tasso del mutuo medio preso in esame sfiorerebbe il 5,10%, con una rata di circa 743 euro (+285 euro rispetto a quella iniziale).
Altro fattore negativo è la scadenza, a fine giugno, delle condizioni agevolate di garanzia fino all’80% per i mutui prima casa destinati ai giovani, misura che ha aiutato molti richiedenti under 36 ad acquistare un immobile: se nel primo semestre 2021 gli aspiranti mutuatari con meno di 36 anni rappresentavano il 43,4% delle richieste totali di mutui prima casa, tra gennaio e maggio 2023 questo valore ha raggiunto il 51,3%.